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Petrolchimico siracusano: incontro ai ferri corti tra Isab-Lukoil e sindacati

“Le organizzazioni sindacali dei chimici hanno deciso di cessare i rapporti con Isab Lukoil. L’azienda viene così accusata di gravi criticità nella gestione dei lavoratori.

“Le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil (in una nota stampa diffusa poco fa) informano della cessazione di qualunque tipo di rapporto e di dialogo con Isab-Lukoil, perché le relazioni industriali e sindacali in azienda presentano, allo stato attuale, inconfutabili elementi di criticità. Adesso serve avviare un serrato confronto con i massimi livelli istituzionali, per dare risposte coerenti con gli impegni intrapresi da lungo corso evitando, in tal modo, di generare irrequietezza tra il personale sociale operante in Isab-Lukoil.

“Le organizzazioni sindacali dei chimici si riservano di attuare tutte le possibili azioni di tutela previste dalla normativa sindacale, per salvaguardare l’interesse dei lavoratori, con l’intento di fare chiarezza sulle reali intenzioni, strategicamente nascoste, del colosso russo che con tale condotta di depauperamento psicologico contribuisce a rendere disordinato ed incerto il futuro della raffinazione in Sicilia.

“Il riferimento è ad uno stile manageriale che tende sia a disdegnare il confronto con le organizzazioni sindacali, sia a mantenere in stallo questioni datate di dubbia e definitiva soluzione, contribuendo in tal modo a suscitare un “clima aziendale” particolarmente ostile in tutto l’ambiente lavorativo. I dipendenti sono gravati dall’esasperazione di logiche competitive e da situazioni di marginalità̀, nonché da forme di controllo esasperate. “Nonostante il particolare momento di ristrettezza economica – dichiarano i Segretari provinciali Seby Accolla, Fiorenzo Amato e Carmelo Pittò – dovuta a fattori estrinsecamente invalidanti, un grande gruppo industriale come Isab Lukoil dovrebbe adottare una riflessione più a lungo termine mettendo in campo tutta la capacità progettuale di cui dispone e ci si aspetta di riscontrare. A Isab Lukoil spetterebbe il compito di essere foriera e promotrice di idee, catalizzatrice di potenzialità da sviluppare, organizzatrice di una domanda “dal basso” che si possa strutturare lavorando sul territorio di concerto con gli attori locali. Tutti elementi, che si scontrano con una logica aziendale forzata di smaltimento ferie e monte ore a recupero, a scapito della forza lavoro, ritenuta essere elemento predominante per la continuità lavorativa di una complessa organizzazione aziendale in costante prestazione come le raffinerie di ISAB Lukoil.

“Durante l’incontro delle RSU con la direzione aziendale alla presenza dei segretari generali, la direzione della Lukoil ha illustrato il piano che ha elaborato per affrontare il 2021 alla luce della situazione che sta investendo il settore.

“Lukoil parla della svalutazione dei suoi assets, come del resto hanno fatto molte major del settore. Si tratta un cash flow insostenibile nonostante gli sforzi per la riduzione costi che in ogni caso deve continuare. Cambieremo schema di business, diverremo raffineria di servizio di proprietà Litasco.

“Gli investimenti del 2020 sono azzerati. L’assetto prevedrà per il primo trimestre la nord con unità 300, 800, 1800 e utilities sud in marcia.

“Ci sarà un massiccio utilizzo delle ferie, previsto l’utilizzo di circa 20000 giorni. 15 giorni per ciascuno oltre al 75% del restante, arretrato e maturato e maturando. In 9gn8 caso andrà seguito il principio della mutualità, chi ha di più darà di più”.

“Dal primo aprile al 31/12/2021, partirà la seconda parte del piano, 5 giorni di C.I.G. per i giornalieri e 4 giorni per i turnisti, anche con gli impianti in marcia.

“L’azienda infine ha messo i sindacati al corrente di una denuncia ricevuta dal comune di Melilli riguardo a non conformità del TAS.

“I segretari di categoria hanno espresso grosse perplessità sul piano, sulla possibilità di condivisione e sull’impatto sui lavoratori. E alla fine hanno chiesto: come l’azienda intende presidiare gli impianti in marcia contestualmente alla C.I.G.?

“Questo si realizzerà sfruttando le verticalità, è previsto il ritorno in turno dei CTM? Si procederà alle assunzioni? E le assunzioni non sono state escluse?

“Si capisce che la situazione è particolarmente grave, le organizzazioni sindacali si confronteranno con la base e  a seguire discuteranno al loro interno per trovare una linea comune da comunicare alla controparte”.

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