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Piano d’emergenza dell’Asp contro gli effetti del caldo

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta ha deliberato il Piano operativo 2015 per l’emergenza climatica dalle ondate di calore. Il Piano, di cui è referente il responsabile dell’Unità operativa Educazione alla Salute Alfonso Nicita, prevede una serie di interventi che coinvolge a più livelli i Distretti sanitari, i presidi ospedalieri, i medici di medicina generale, le Amministrazioni comunali, Protezione civile e associazioni di volontariato secondo il Piano operativo nazionale del Ministero e le linee guida dell’Assessorato regionale della Salute. Il Piano è pubblicato nel sito internet aziendale in uno spazio nell’home page dedicato all’emergenza climatica in cui è consultabile apposito materiale informativo.

“E’ ormai una procedura annuale consolidata la stesura di un piano operativo – spiega il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – che tracci delle linee di indirizzo per la realizzazione di iniziative finalizzate a mitigare l’impatto di eventuali ondate di calore soprattutto nei soggetti fragili e più a rischio. Le ondate di calore rappresentano una vera e propria emergenza multidisciplinare che richiede un sistema di gestione altrettanto multidisciplinare modulato sui sistemi di allarme adottati dal Dipartimento di Protezione civile. Una parte importante della gestione dell’emergenza caldo è costituita dall’intervento dei medici di medicina generale nonché dalla comunicazione tra le istituzioni sanitarie per attrezzarsi a gestire il problema allo scopo di facilitare sia i contatti che il coordinamento tra le reti di soccorso e di emergenza, nonché l’integrazione tra i diversi livelli organizzativi istituzionali impegnati nelle fasi dell’emergenza climatica”.

Il referente per l’emergenza climatica dell’Asp di Siracusa Alfonso Nicita ha provveduto, unitamente all’Unità operativa Emergenza 118-PTE diretta da Gioacchina Caruso, a stabilire le linee guida dell’intervento clinico di emergenza predisponendo quanto di competenza nei vari livelli di allarme.

Compito del referente del Piano è valutare i diversi tipi di allarme e disporre, unitamente alla direzione sanitaria aziendale, la rete di comunicazione che garantisca la diffusione del livello di rischio ai direttori dei presidi ospedalieri, ai direttori dei Distretti Sanitari, alle strutture di emergenza, a tutto il personale medico e paramedico. Nella predisposizione degli interventi il referente si avvale di tutte le strutture coinvolte nell’emergenza, valuta l’informazione verso la popolazione fornita dalle preposte strutture aziendali.

In caso di emergenza climatica, i direttori dei Distretti ospedalieri garantiscono il coordinamento intraospedaliero e la predisposizione di posti letto di ricoveri straordinari. I direttori dei Distretti sanitari garantiscono gli interventi sul territorio avvalendosi dell’assistenza domiciliare integrata, del servizio sociale, dei volontari, in rapporto costante con i medici di medicina generale. In relazione alla diretta conoscenza dei propri assistiti i medici di famiglia sono in grado di valutare quali di essi possono essere considerati a rischio elevato per effetto delle ondate di calore, sia in relazione alle patologie sia in relazione alle eventuali condizioni di esclusione sociale e di isolamento.

Nella considerazione che gli effetti dell’emergenza climatica da calore possono essere meglio gestiti e soprattutto controllati nelle loro più deleterie conseguenze, l’Azienda ha già avviato una campagna informativa verso la popolazione con la distribuzione di opuscoli informativi e manifesti nonché con interventi di formazione rivolti agli operatori delle case di riposo per anziani.

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