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Piano nazionale contro il rischio idrogeologico: arrivano i fondi

“Cantieri a tutela del territorio per proteggere la sicurezza umana e l’ambiente. Sono 18.531.476,00 milioni di euro per 7 interventi in Sicilia che prevedono anche il via al cantiere nel centro urbano di Francofonte per i lavori di consolidamento per la mitigazione del rischio idrogeologico nella nostra provincia, previsto lo stralcio 2020 del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico 2020 (Piano stralcio, Dl 76/2020). Si tratta di progetti immediatamente esecutivi per la messa in sicurezza del territorio dai rischi sempre maggiori derivanti da eventi climatici estremi su aree del Paese particolarmente vulnerabili. Interventi che fanno parte di un piano pluriennale fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e dal ministro Costa e varato nel 2019 che in questa tranche ha previsto lo stanziamento di 262 milioni di euro”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari nazionali e regionali siracusani del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Maria Marzana,  Pino Pisani,  Filippo Scerra, Giorgio Pasqua e Stefano Zito.

“Come ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa i lavori non si fermano e non possono fermarsi – commentano i parlamentari pentastellati – Quelli contro il dissesto idrogeologico sono cantieri amici dell’ambiente e dell’uomo, per la tutela del territorio, i più importanti, per proteggere il nostro Paese fragile e affinché non ci siano più tragedie”.

“Quelli finanziati dal ministero dell’ambiente sono progetti esecutivi e cantierabili – proseguono i parlamentari pentastellati – Con il DL Agosto erano stata messi a disposizione degli enti locali e delle Regioni la società in house del Ministero dell’Ambiente Sogesid. Un modo questo per aiutare le amministrazioni nella progettazione”. “Con la medesima legge come ha spiegato il ministro Costa – continuano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – ai presidenti di Regione che sono commissari straordinari del dissesto idrogeologico, sono stati dati i poteri straordinari che permettono di ridurre del 40% i tempi. Inoltre, ai Comuni interessati viene anticipato il 30% della spesa, in modo da permettere in tempi rapidi l’attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere”, concludono.

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