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Politica siracusana assente, nuovo Cda Ias: la Regione asso piglia tutto

La politica siracusana registra ancora una volta il proprio fallimento perdendo il controllo dell’Ias. Ancora un colpo di mano contro il territorio siracusano nel silenzio generale. Il Cda della società consortile che gestisce il depuratore di Priolo è stato rinnovato; la parte pubblica, la Regione Siciliana, attraverso il consorzio Asi, si gioca la carte migliore, con l’asso piglia tutto conforma la propria forte presenza nel nuovo consiglio di amministrazione, nominando tre dirigenti regionali: Grazia Terranova nuova presidente dell’Ias, al posto dell’uscente Patrizia Brundo nominata presidente del collegio sindacale, seguono Giovanni Bologna e Carmela Madonia consiglieri. Riconfermati Luigi Scalisi in rappresentanza delle industrie e Massimo Carrubba in quota al comune di Melilli.  

Non esiste alcuna rappresentazione alla soluzione strutturale nell’incerta questione siracusana che registra da anni fallimenti verso gli interessi del territorio; abbiamo tanti problemi drammatici: disoccupazione e sottoccupazione, servizi pubblici carenti, infrastrutture in rovina, povertà diffusa, disordine pubblico e corruzione, livelli bassi del senso civico. Accuse serie, da non la sottovalutare, specie le tematiche ambientali e delle raffinerie in forte crisi economica.

La Brundo, subito dopo la nomina è stata fortemente osteggiata dalla falange avversa, annunciava decisa una nuova fase politica in favore dell’ambiente, già iniziata a suo dire, con il nuovo corso del management tecnico. Ma, come da copione del carattere dei siciliani rappresentato nella letteratura dal monaco scrittore Scipio di Castro da Policoro, ma messinese, di fatto, tanto caro a Sciascia, sarebbero esplosi schermaglie e “veleni” “dentro casa”. Poteri e doveri non vanno sempre di pari passo e a volte si scontrano per la sopravvivenza della specie. E come da copione, alla fine è finita a tarallucci e vino.

La logica che insiste nel rappresentare tale siffatta condizione, rimane che solo i poveri periscono di fronte all’arroganza del potere politico-economico, stavolta rappresentato da politici senza scrupoli e dai “movimenti” della politica regionale, rea di creare mostri mangia soldi, negli interessi della casta, in dispregio al popolo.

Concetto Alota

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