La città di Siracusa ospiterà la prima riunione dei presidenti delle 69 camere di commercio, rimaste in piedi in tutta la Penisola dopo la riforma Madia. La notizia è rimbalzata da Roma, dalla sede di Unioncamere, che, facendo seguito a una tradizione che è stata inaugurata con la presidenza di Ivan Lo Bello, prevede delle riunioni itineranti ogni anno, cioè in sedi e città diverse.
La nostra città viene scelta quest’anno per la seconda volta. La prima è stata 8 anni addietro, quando i presidenti degli enti camerali di tutt’Italia si sono dati appuntamento nel salone della casa Politi. In quella circostanza erano ospiti i presidenti di ben 400 camere di commercio presenti in tutt’Italia. Con le lunghe e tortuose operazioni di accorpamento, oggi sono rimasti in vita 69 enti camerali. La scelta del presidente Lo Bello è caduta sulla sua città natale, che ospiterà, di fatto, il primo incontro plenario ufficiale dei presidenti delle nuove camere di commercio. La riunione è stata fissata per il 30 ottobre e sarà interessante proprio perché tra gli argomenti all’ordine del giorno, sarà importante affrontare e approfondire le problematiche relative al post accorpamento degli enti camerali, a una riflessione su quanto ci sia da fare per adeguarsi ai dettami della legge Madia.
E Siracusa ha costituito nell’ultimo anno un esempio assoluto in Italia di resistenza all’accorpamento con Catania e con Ragusa. Una battaglia, portata avanti da un gruppo di associazioni datoriali che si sono costituiti in associazione con l’obiettivo di revocare il primordiale accorpamento volontario. Una battaglia che sembra essersi conclusa qualche settimana addietro con l’insediamento della nuova assemblea e con la nomina del presidente Pietro Agen e dei componenti della giunta della cosiddetta super Camcom del sud est della Sicilia. Una battaglia che prosegue nelle aule dei tribunali amministrativi, cui si sono rivolti i ricorrenti sia per la revoca dell’accorpamento sia per la sospensione del decreto del ministro Calenda. Non è detto che il 30 ottobre, giorno della riunione del presidenti, il Tar di Catania, che ha già calendarizzato l’udienza per entrare nel merito della vicenda, possa già esserci una sentenza.