Se te lo fossi perso

Priolo avrà un rifugio sanitario per il ricovero dei cani

Rifugio sanitario e rifugio per il ricovero dei cani. Una iniziativa fortemente voluta dal Sindaco, Pippo Gianni, che ha incontrato il Dirigente del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASP di Siracusa, Sebastiano Ficara, per definire la realizzazione delle due strutture. Il Comune sta vagliando alcuni terreni idonei, di 25-30 mila metri, che dovranno avere tutti i requisiti previsti dalla legge, come la distanza specifica dal centro abitato.
La costruzione dei due rifugi porterà un notevole risparmio per le casse comunali, 200 mila euro circa, che è la somma che il Comune spende ogni anno per il ricovero dei cani presso la struttura convenzionata.
“Non un canile lager – ha commentato il Sindaco, Pippo Gianni – ma una sorta di clinica dove curare i cani che stanno male, presi in carico dal rifugio solo per il tempo necessario a prestare le cure del caso. Una volta completato l’iter sanitario – ha continuato il primo cittadino – saranno inseriti presso il rifugio per il ricovero, in attesa di collocazione. Prevista una massiccia campagna di informazione e comunicazione per favorire le adozioni, che prevede anche la formazione dei volontari delle associazioni animaliste”. Il primo cittadino ha ricordato come l’Amministrazione comunale sia impegnata da tempo nella lotta al randagismo e nella tutela degli animali d’affezione. Tra le iniziative, quella attuata sul sito del Comune, dove è presente un e-book dei nostri amici a quattro zampe che possono essere adottati, con la concessione di un incentivo economico. “I cani – ha concluso il primo cittadino – aiutano i bimbi a crescere bene e a guarire da diverse patologie, fanno compagnia ad anziani e persone sole, allungano la vita di chi ne possiede uno”.
“Come Commissione congiunta e Commissione Territorio e Ambiente – ha commentato il Presidente del Consiglio comunale, Alessandro Biamonte – lavoriamo da tempo per arginare il fenomeno del randagismo, che a Priolo ha dimensioni estese in quanto paese di transito, anche per via della zona industriale. Abbiamo più volte invitato le associazioni animaliste per tentare di risolvere il problema randagismo e tutelare al contempo i cani che vivono nel nostro territorio. L’iniziativa del rifugio sanitario e rifugio per il ricovero – ha concluso Biamonte – darà sicuramente una risposta non indifferente al fenomeno del randagismo”.

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