PoliticaPrimo Piano

Priolo, ripristinati i domiciliari per l’ex sindaco Rizza

L’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, dovrà tornare al regime degli arresti domiciliari nell’ambito del procedimento penale scaturito dall’operazione “Res publica”, portata a termine dai poliziotti del commissariato di Priolo con il coordinamento della Procura di Siracusa. La corte di cassazione, infatti, non solo ha rigettato la richiesta dei legali difensori di Rizza di annullare l’ordinanza del gip del tribunale aretuseo, Giuseppe Tripi, ma ha, al contempo, accolto l’istanza del pm Margherita Brianese che chiedeva il ripristino dell’originaria e più restrittiva misura cautelare. Con questo provvedimento, l’ex primo cittadino priolese dal divieto di dimora nel comune di Priolo, si vede destinato nuovamente alla detenzione in casa.

L’esito della cassazione ha deluso le attese degli avvocati Domenico Mignosa e Tommaso Tamburino, che avevano puntato tutto sul fatto che, a distanza di oltre 2 anni dai fatti oggetto della contestazione, i giudici della suprema corte ritenessero dovere annullare anche la misura personale per il venir meno delle esigenze cautelari nei confronti del loro assistito.

Stesso provvedimento è stato adottato dalla Cassazione nei confronti dell’imprenditore Francesco Artale per il quale è stato disposto nuovamente la destinazione al regime degli arresti domiciliari. Nella stessa udienza è stata discussa la posizione di due funzionari del comune di Priolo per i quali la difesa aveva chiesto l’annullamento della misura cautelare. Anche in questo caso la suprema corte ha dato ragione alla Procura aretusea, disponendo il ripristino della sospensione dall’attività lavorativa per la durata di un anno per il dirigente comunale Salvatore Cirnigliaro e per la durata di 9 mesi per la dirigente Flora La Iacona.

Con queste sostanziali novità ci si proietta alla prossima udienza preliminare, quella del 26 marzo, dopo che l’ultima è slittata a causa di un difetto di notifica del decreto di citazione nei confronti di alcuni imputati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *