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Priolo, solidarietà a Luigi Augelli: libertà di stampa e consiglio comunale a porte chiuse o aperte

Priolo e i suoi segreti. Succede all’interno del palazzo, municipale, nella sala consiliare, ieri alle ore 17, 30 circa. Il racconto del cameramen nonché editore della testata giornalistica online, WebLiveTv con sede e Priolo, Luigi Augelli, è stato oggetto di offese e minacce abbastanza vivaci e non tanto velate, a suo dire, anche in presenza delle forze di polizia in servizio, e non è la prima volta che succede; e questo non perché la seduta era stata programmata a porte chiuse, per un fatto che invece deve essere a porte spalancate, poiché si tratta di una vicenda che ha commosso tutti, in special modo il Sindaco Pippo Gianni, la sua Giunta e tutto il consiglio comunale, visto i post pubblicati nei tanti siti che si occupano di notizie su Priolo e il tempo dedicato.

È tutto questo è successo per ricordare la storia del cane “Matteo” trascinato in auto fino alla morte che assume aspetti sociali e civile per l’intera comunità priolese, oltre che in generale. Il Consiglio comunale è stato convocato per la premiazione dei ragazzi che hanno collaborato alla scoperta del grave atto contro il cane “Matteo” trascinato da un’auto fino alla morte. Una storia triste quanto cruda e nuda a cui l’amministrazione comunale di Priolo ha impegnato buona parte del proprio tempo; stessa cosa per il consiglio comunale e del suo popolare presidente. Quello che stride è la convocazione del consiglio comunale a porte chiuse per un fatto che invece poteva essere una buona pubblicità in favore della confusione registrata nella politica priolese da qualche tempo, giustamente applicando le norme dettate dal Covid-19. Ancor più faticoso accettare un ostacolo alla libertà di stampa. Ma non è solamente il Comune di Priolo a volere giocare con le porte chiuse o aperte del Consiglio comunale; è successo in tanti altri comuni, quel voler dettare a tutti i costi condizioni e raggiare norme e leggi oltre ogni regola di democrazia compiuta.

Donare una targa ricordo a dei coraggiosi giovani e raccontare la storia dalla sede istituzionale del comune e ottenere la ripetizione di un episodio che colpisce a morte  un animale d’affezione è un gesto giusto e che fa onore a chi sostiene principi di legalità e umanità, come nel caso; ma la scelta del consiglio comunale a porte chiuse si dispone quando ci siano casi in cui la discussione verta su questioni implicanti giudizi valutativi su persone o fatti gravi che intersecano la vita personale e dell’intera comunità; ma la pubblicità deve essere garantita sempre, anche con l’ausilio di strumenti audiovisivi secondo, giustamente, le modalità stabilite dal regolamento per le riprese televisive delle sedute del consiglio comunale e delle commissioni consiliari e sempre secondo i dettati della Costituzione.

Spetta al presidente del Consiglio autorizzare riprese audio visive della seduta, è vero, così come garantire che tutto si svolge nella regola che afferma la libertà di stampa, che deve essere sempre garantita, rispettosa del principio di completezza ed integrità informativa nonché di trasparenza, vietandosene qualsiasi artificiosa manipolazione, compresa la possibile discriminazione, e successiva riproduzione anche parziale, tale da renderne mendace o discorsivo il contenuto rispetto all’essenza ed al significato delle opinioni espresse in Aula, ma senza la stampa presente, questo diventa difficile. Tale diritto va esercitato escludendo qualsiasi riferimento alla vita privata ed alle qualità personali di chicchessia e va in ogni caso contenuto entro i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto, senza uso di parole sconvenienti e senza degenerare in una cosa diversa; infatti, è rigorosamente vietato a tutti di fare imputazioni di mala intenzione, che possano offendere l’onorabilità di chicchessia.

Insistono i casi in cui la discussione verta su questioni implicanti giudizi valutativi su persone. Anche quando nella trattazione di un affare in seduta pubblica una questione richieda il passaggio alla seduta segreta, il Consiglio, su proposta del Sindaco, o di un Consigliere o del Segretario ed a maggioranza di voti espressi in forma palese, delibera il passaggio alla seduta segreta, dandone atto nel verbale, e non solo a priori, quando insistono motivi reconditi o la semplice, leggerezza.

Il triste episodio dovrebbe insegnare che c’è un disperato bisogno di libertà di informazione e di rispetto verso tutti; un diritto garantito sulla carta, ma non lo è in pratica. E ogni volta che un giornalista, o un cameramen, viene allontanato, minacciato o maltrattato, si allontana anche un’opportunità in più per capire quel che ci accade attorno a noi, nella grande speranza di un futuro migliore.

Concetto Alota

Le redazione di SrLive e di WlTv esprimono la massima solidarietà a Luigi Augelli e invitano tutti gli attori protagonisti di questo spiacevole inconveniente a fare chiarezza sui fatti accorsi e ristabilire la normale vita democratica.

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