Se te lo fossi perso

Priolo, storia di Remon, ragazzo cristiano copto perseguitato

Oggi il 2 Istituto Comprensivo Manzoni di Priolo è stato impegnato, nell’ambito delle attività programmate dal Dipartimento di Lettere della scuola, finalizzate alla lettura e inserite nel Maggio dei Libri, in un momento di incontro e confronto con il protagonista del libro “ Il mare nasconde le stelle” della giornalista Francesca Barra. Remon Kharam, ragazzo egiziano, cristiano copto, ha raccontato la sua storia di perseguitato per motivi religiosi, in quanto il Cristianesimo in Egitto è una minoranza. Ha parlato dei motivi che lo hanno spinto ad affrontare il viaggio in mare per arrivare nella nostra terra che per lui ha significato speranza. Ha raccontato, in quanto testimone diretto, gli abusi, le violenze e i ricatti che subiscono le persone che decidono di scappare dalle guerre e dalle persecuzioni . Arrivato nel nostro paese all’età di 14 anni con un bagaglio di esperienze sicuramente molto diverse da quelle che fanno i nostri giovani della stessa età, è stato adottato da una famiglia di Augusta ed ha trovato nel primo bacio della buonanotte ricevuto dalla sua nuova mamma tutto il senso ed il valore della parola “ accoglienza”. L’incontro si è svolto alla presenza di alunni motivati e di genitori sensibili e attenti alle iniziative della scuola. Il vice preside prof. re Salvo Pennacchio, dopo il saluto di benvenuto a nome del Dirigente e di tutti i docenti, ha sottolineato il valore della lettura e l’importanza di scoprire i libri che sono come viaggi sempre nuovi. La prof. ssa Valeria Toscano, coordinatore del dipartimento di lettere, ha introdotto l’attività definendone i contenuti soffermandosi sull’ importanza di sensibilizzare gli alunni a tematiche di grande attualità. A discutere con il protagonista la prof.ssa Stefania Germenia che ha curato il reading e i gruppi di lettura. Il dipartimento di lettere, attraverso una serie di attività proposte durante l’anno scolastico, si pone l’obiettivo di sviluppare la capacità critica e il libero pensiero degli alunni. La scuola, come ha sintetizzato nella conclusione il vice preside, offre opportunità di conoscenza e stimoli, ha il dovere di costruire ponti e aperture verso l’altro, il diverso da noi e non può e non deve alzare muri.

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