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Priolo.Vendita Versalis: ArticoloUno scettico, ma l’Eni: “Solo opinioni personali”

Botta e risposta sulla vicenda della ventilata cessione della Versalis da parte dell’Eni; ArticoloUno rimane scettico e insiste sul progetto di Eni di voler alienare la Versalis, ma l’Eni continua a negare. E sui Social il responsabile delle Relazioni Istituzionali Italia di Eni, Stefano Meloni, in risposta commenta sulla notizia diffusa da Zappulla e Rizzuti: “Solo opinioni personali”.

E’ chiaro che la risposta dell’Eni alle nostre preoccupazioni sul rischio della vendita della chimica la consideriamo positiva ma non ci rassicura del tutto> lo dichiarano Pippo Zappulla e Mario Rizzuti rispettivamente segretario regionale e comunale di Priolo nonché Responsabile delle politiche industriali di ArticoloUno.

“Troppe volte, infatti, nella storia della chimica pubblica italiana – affermano Zappulla e Rizzuti –  si sono registrati cambiamenti e colpi di mano che fino al giorno prima erano stati esclusi. Ci hanno provato nel 2016 con il tentativo gravissimo di cedere la chimica Eni alla SK Capital, lo stesso fondo dove è approdato solo da alcuni giorni l’ex Amministratore delegato  della Versalis, ruolo svolto per più di 10 anni fino a dicembre 2020. Ci sia consentito giudicare questa operazione quantomeno una singolare coincidenza”.

Per i due esponenti di ArticoloUno è necessario tenere alta la vigilanza contro ogni possibile manovra.

“La migliore rassicurazione che l’Eni può offrire ai lavoratori, al sindacato e al territorio – dichiarano di due esponenti di Art1 –  è proprio quella di confermare e realizzare gli investimenti previsti e annunziati. E su questo versante ci pare di registrare un vuoto pesante dove latitano precisi impegni”.

“Su Priolo che fine hanno fatto, per esempio, gli investimenti sulle resine, quello di 100 mil, sul nuovo impianto di cumene e lo studio di fattibilità per un nuovo impianto di polietilene con tecnologie di ultima generazione? Senza questi ed altri interventi, è inutile nasconderlo, il futuro dello stabilimento di Priolo si mantiene in una condizione di insopportabile incertezza e precarietà> – dicono Zappulla e Rizzuti”.

“E leggendo la replica dell’Eni – dichiarano Zappulla e Rizzuti – non possiamo certo sottacere una scelta a nostro avviso estremamente grave che vede la cancellazione del sito di Priolo proprio dal progetto fondamentale per un nuovo modello industriale sostenibile, ovvero investimenti verso la completa decarbonizzazione”.

”Il 16 febbraio 2021, infatti, la Versalis annunzia con un proprio comunicato stampa di avere ottenuto la certificazione ISCC per le produzioni da bionafta e da riciclo chimico e aggiunge che questi investimenti importanti e strategici sono previsti per i siti di Brindisi, Porto Marghera, Mantova, Ferrara e Ravenna. Stiamo parlando di una svolta strategica fondamentale per realizzare un nuovo piano industriale davvero sostenibile e di riconversione ambientale” – dichiarano ancora gli esponenti di ArticoloUno.

“Il sostanziale venire meno – concludono Zappulla e Rizzuti – di gran parte degli interventi previsti e la cancellazione del sito dagli investimenti fondamentali della decarbonizzazione fanno incombere sul sito di Priolo nubi davvero inquietanti”.

C.A.

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