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Processo Fiera del sud: imputato ricusa il giudice

Nuovo colpo di scena al processo scaturito dall’operazione della guardia di finanza, denominata “Fiera del sud”, i cui imputati sono accusati, a vario titolo, di una serie di truffe ai danni delle ditte che hanno realizzato il centro commerciale di viale Epipoli. La difesa di Davide Venezia, uno degli imputati, ha ricusato il giudice monocratico del tribunale aretuseo, Franco Scollo, che si è riservato sull’eventuale decisione di astenersi dal processo. Tutti i reati di truffa sono aggravati dal fatto di avere provocato un danno patrimoniale di rilevante entità.  

Tutto parte dalla sentenza di condanna per appropriazione indebita emessa dal giudice Scollo il 20 gennaio a carico dell’imprenditrice Frontino e di Marco Mizzi. Per la difesa di Venezia, con quella sentenza il giudice avrebbe anticipato il giudizio pendente sul processo relativo alle presunte truffe, in corso di svolgimento. Nell’ultima udienza, quindi, è scattata la ricusazione che ha indotto il giudice Scollo a rinviare tutto al 9 marzo quando riferirà se intenda astenersi oppure proseguire con il processo. Nel caso dovesse optare per la seconda ipotesi, sarà la corte d’appello di Catania a decidere sulla richiesta di ricusazione. 

Nell’ultima udienza avrebbe dovuto deporre Giuseppe Calafiore, tra i principali protagonisti dell’inchiesta “Sistema Siracusa”, che è stato legale dell’impresa che ha realizzato il centro commerciale. Mentre in precedenza la mancata celebrazione dell’udienza era dovuta all’impossibilità di uno dei legali della difesa ad essere presente in aula per avere contratto il covid, questa volta ha influito la ricusazione del giudice. 

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