Processo Isab-Med, il pubblico ministero chiede una perizia sulla perdita d’idrocarburi
Nella requisitoria del rappresentante della pubblica accusa avviata ieri mattina al processo a carico dei tre dirigenti dell’Isab-Med e di due capi reparti del parco serbatoi dello stabilimento di Priolo, accusati a vario titolo di disastro doloso, avvelenamento delle acque e omissione di misure atte a contenere l’inquinamento ambientale, il pm Antonio Nicastro ha chiesto di eseguire una perizia su uno dei serbatoi da cui sarebbero fuoriusciti idrocarburi che si sono poi riversati in alcuni terreni della zona di Priolo.
Il sostituto procuratore Antonio Nicastro ha ritenuto necessaria l’integrazione di quest’atto per avere un quadro ancora più completo della vicenda giudiziaria prima di stabilire le proprie richieste al Gup del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, davanti al quale si sta celebrando l’udienza preliminare.
Il magistrato intende verificare se effettivamente lo sversamento derivi da una perdita del serbatoio S534 del reparto benzine, oppure sia un fenomeno risalente ad anni prima, quando la società Isab aveva a suo tempo denunciato al ministero dell’Ambiente, e a seguito del quale fu operata una transazione per compiere le operazioni di risanamento ambientale dell’area interessata all’inquinamento.
Il Giudice per l’Udienza Preliminare, Andrea Migneco, si è riservato sulla richiesta, così come ancora non ha sciolto le riserve sulla richiesta di costituzione di parte civile avanzata nella passata udienza dall’avvocato Danilo Motta, per conto di un’associazione che fa capo all’avvocato Franco Greco. A questa richiesta s’è registrata l’opposizione dei legali della difesa, rappresentata dal professor Giovanni Grasso e dagli avvocati Massimo Milazzo e Mariano Nicodemo, ritenendola tardiva. Tutti gli imputati ammessi al rito abbreviato secco. Si tratta dei dirigenti dell’Isab-Med Giancarlo Cogliati, Antonino Amato e Luigi Scalici; e dei capi reparti del parco serbatoi di stoccaggio dei prodotti petroliferi, Giuseppe Petrillo, e relazioni esterne, Leonardo Gambino. La nuova udienza del processo è stata fissata per il prossimo 3 febbraio.