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Pubblicata in Gazzetta la norma “Salva Ias”

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto legge che dispone misure urgenti per impianti d’interesse strategico nazionale. Si tratta di una norma cosiddetta “Salva Ias” che, all’articolo 6, prevede una serie di disposizioni in materia di sequestro degli impianti, come avvenuto nel giugno dello scorso anno nel caso del depuratore consortile di Priolo. 

La norma, sulla quale è intervenuto anche un emendamento del senatore Antonio Nicita, recita: “Quando il sequestro ha ad oggetto stabilimenti industriali o parti di essi dichiarati di interesse strategico nazionale, ovvero impianti o infrastrutture necessari ad assicurarne la continuità produttiva, il giudice dispone la prosecuzione dell’attività avvalendosi di un amministratore giudiziario. In caso di imprese che dopo il verificarsi dei reati che danno luogo all’applicazione del provvedimento di sequestro sono state ammesse all’amministrazione straordinaria, anche in via temporanea, la prosecuzione dell’attività è affidata al commissario già nominato nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria. Ove necessario per realizzare un bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute, dell’ambiente e degli altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi, il giudice detta le prescrizioni necessarie, tenendo anche conto del contenuto dei provvedimenti amministrativi a tal fine adottati dalle competenti autorità”.  

Nello stesso articolo si legge: “Il giudice autorizza la prosecuzione dell’attività se, nell’ambito della procedura di riconoscimento dell’interesse strategico nazionale, sono state adottate misure con le quali si è ritenuto realizzabile il bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente e degli altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi”.  

“L’intervento legislativo – spiega l’ex parlamentare Stefania Prestigiacomo – pone il depuratore consortile priolese, gestito dall’Ias, al riparo da qualsiasi rischio di chiusura e, quindi, da tutte le ripercussioni negative che un simile evento avrebbe nei confronti dell’intero polo petrolchimico siracusano nella consapevolezza che occorre, nel frattempo, intervenire per eliminare quelle criticità alla base dell’intervento della magistratura”. 

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