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Quando Ronconi diresse gli spettacoli classici a Siracusa

Anche Siracusa saluta il regista Luca Ronconi, deceduto nelle scorse ore al policlinico di Milano, dove era stato ricoverato per un virus influenzale. Avrebbe compiuto 82 anni fra pochi giorni. A lui fu affidato l’allestimento nel 2002 di una tragedia greca al teatro greco di Siracusa. Per Ronconi era la prima volta che si misurava con gli spettacoli classici. Il regista realizzò una trilogia a Siracusa: 5 mesi di prove, più di 80 attori, per una coproduzione dell’ Istituto nazionale del dramma antico con il Piccolo Teatro di Milano. E i tre testi, che si alternarono nelle serate, furono il «Prometeo incatenato» di Eschilo, le «Baccanti» di Euripide, le «Rane» di Aristofane. Tra i protagonisti, Franco Branciaroli, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi. In occasione della presentazione dei suoi spettacoli, il regista disse: «Tolta una mia messinscena al Teatro di Epidauro, ho sempre temuto i teatri all’ aperto, vi può succedere di tutto: può piovere all’ improvviso e la luce del sole mette in evidenza ogni particolare». Il direttore artistico del Piccolo si è lasciò sedurre dall’ operazione: «Ho messo insieme due tragici e un commediografo, perché in queste tre opere affrontano i temi del degrado, del collasso culturale e politico. Nessuna attualizzazione, ma se qualche spettatore vedrà analogie con l’ attualità è libero di farlo». In palcoscenico non ci furono le grandi macchine sceniche ronconiane e neppure decori sontuosi: «Il Teatro Greco è già di per sé una grande macchina scenica» disse. Ma fu anche criticato per avere scelto di non utilizzare costumi d’epoca.

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