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Rifiuti, fuoco e dintorni: i comuni non rispettano le norme di legge

L’intervento – a cura di Concetto Alota –

Ancora incendi, fumo nero e tanta paura per i residenti della contrada Bagali, nel territorio a Nord del comune di Melilli; nei giorni scorsi le fiamme e lo smog, provocato dalla spazzatura bruciata assieme a gomma sintetica e plastica, hanno bloccato il traffico veicolare della zona. Il fuoco ha divorato i cumuli d’immondizia che si trovavano nelle vicinanze della discarica Cisma, sotto l’ormai famoso cavalcavia, da sempre ricettacolo di rifiuti.

I residenti della zona e il comitato melillese ambientalista “Bagali, Sabbuci, Baratti”, hanno negli anni scorsi più volte segnalato al Comune di Melilli e alla Prefettura il problema dei terreni incolti, ma anche dei tanti cumuli di rifiuti disseminati in lungo e in largo nelle campagne e lungo le strade della zona.

“Abbiamo numerose volte chiesto – dicono i rappresentanti del comitato dei residenti – che, nel rispetto delle norme, siano ripulite le aree a ridosso degli stabilimenti del petrolchimico e delle discariche che operano nell’area, nei terreni incolti e lungo le arterie in cui si accumulano rifiuti d’ogni genere e natura. Zone che devono essere ripulite ma, come ogni anno in estate, si ripropone il problema degli incendi e della sicurezza per le nostre abitazioni. Nella zona insiste anche un deposito di zolfo, che anni fa s’incendiò provocando problemi seri all’incolumità delle cittadine di Priolo e Melilli. Anche qui, nonostante tutte le raccomandazioni, si ripropone il problema della mancata pulizia dei terreni incolti”.

Sulle tematiche delle discariche sparpagliate lungo le strade della Provincia di Siracusa, l’ottavo Settore alla viabilità del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, in una nota sulla questione delle tante richieste di effettuare la pulizia delle strade che vengono quotidianamente invase dai rifiuti d’ogni genere e natura gettati da persone che nulla hanno a che vedere con la civiltà, chiariva le responsabilità di merito. Nella buona sostanza, si riportava l’evidenza segnalata dal Dirigete Generale del Dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti della Regione Siciliana, ing. Calogero Foti, con una nota del 04.07.2021, in cui si richiamavano le competenze di merito dei Comuni ai sensi dell’art. 198 del D.Lgs 152 del 2006 e delle linee guida dettate dalla Regione Siciliana per la rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato, approvate con delibera di Giunta regionale n. 248 del 05/07/2018, in cui si ribadiva che “la rimozione di rifiuti abbondanti o depositato sulle strade o aeree pubbliche, comunque soggette ad uso pubblico, deve essere effettuata a carico dei Comuni competenti per territorio, fermo restando le attività di accertamento e controllo del territorio finalizzate all’individuazione dei responsabili dell’illecito, tanto ai sensi e per gli effetti dell’art. 192 del D.lgs e successive modificazioni, oltre all’intervento dell’Ente proprietario della strada, quando è necessario garantire la sicurezza della circolazione”.

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