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Riflettori sull’idroscalo: aeronautica o futuro waterfront?

La stipula dell’intesa per la permuta di un’area comunale alla Pizzuta da destinare alla costruzione del nuovo comando provinciale dei carabinieri, sancisce il tramonto definitivo dell’ipotesi di utilizzare parte dell’idroscalo di via Elorina per le esigenze logistiche dell’Arma. Come si ricorderà, nel 2017 fu presentato un progetto che prevedeva di investire circa 3 milioni di euro per adattare una parte dell’area della sede del distaccamento aeronautico per le esigenze operative dei militari dell’Arma.

Sembrò a tutti cosa fatta un’operazione che, però, all’atto pratico, scontentava tutti: sia i padroni di casa, l’arma azzurra, sia il Comune, sia gli stessi carabinieri che non trovavano idonea e fruibile quell’area, decentrata rispetto al centro cittadino e assillata dal traffico, piuttosto intenso su via Elorina. Il progetto, quindi, è finito per quattro anni a bagnomaria, mentre il vertice dei carabinieri, sottotraccia, ha cominciato a cercare nuove soluzioni più praticabili. L’occasione propizia è stata offerta dagli uffici comunali, che hanno proposto all’Arma un’area in contrada Pizzuta, di fronte al costruendo comando provinciale dei vigili del fuoco.

Rimane da stabilire che cosa fare dell’ex idroscalo De Filippis. In aprile, i parlamentari siracusani Stefania Prestigiacomo e Paolo Ficara hanno incontrato il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè. Al centro della riunione, la richiesta smilitarizzazione dell’area dell’Aeronautica, nella prospettiva di dare seguito ai progetti di riqualificazione del waterfront.

Prestigiacomo e Ficara hanno illustrato al sottosegretario le istanze per ridare vita e fruizione ad una parte suggestiva del waterfront. “Per ottenere questo obiettivo, oltre al pressing che abbiamo avviato con il Ministero della difesa per la liberazione dell’area, occorre una volontà coesa e impegnata di tutte le istituzioni, Comune e Regione in primo luogo.

“Riqualificare quell’area è fondamentale per dare una spinta decisa, quanto chiara, alle linee di espansione prossime venture della città. Siracusa deve crescere attorno al suo porto, puntando verso sud”, aggiunge poi Paolo Ficara.

Per Stefania Prestigiacomo “realizzare all’ex idroscalo il nuovo museo archeologico e rigenerare tutta l’area, che comprende anche il Ginnasio Romano, attraverso un progetto ambizioso e qualificante, potrebbe essere una delle scelte forti da inserire nel Recovery Plan che destina 8 miliardi per gli investimenti nel campo della cultura”. I due esponenti politici concordano, poi, sul fatto che l’ex idroscalo possa diventare “un grande polo attrattore di Siracusa, una volta riconquistata l’area per usi civili”.

Al momento, però, nessuna risposta è pervenuta da Roma. Ciò significa che l’area rimane di assoluta competenza dell’Aeronautica.

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