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Rincaro Tosap, il sindaco Italia: “Ce lo impone la Corte dei conti”

Perché la scelta di aumentare le tariffe della Tosap, la tassa per il suolo pubblico? Una domanda secca alla quale il sindaco Italia risponde sostenendo che gli aumenti tariffari, di fatto, nascono sulla scorta dei rilievi della corte dei conti e di una mozione, votata dal consiglio comunale. La giunta ha scelto di non aumentare le tariffe e le rette dei servizi sociali. La scelta politica ha riguardato la tassa sull’occupazione di suolo pubblico perché in alcune zone della città, oltre a essere fuori dal mercato, perché non modificate da parecchi anni, si pongono delle questioni di opportunità. Vi sono zone di eccellenza dove anche in presenza di spazi interni estremamente ridotti, si dà la possibilità di utilizzare aree pubbliche non proporzionate alle superfici interne.

Sulla Tosap il primo cittadino dice di essere in presenza di un regolamento risalente a molti anni fa, che equipara strade decentrate della città a quelle del centro storico provocando una disparità di trattamento.

L’atto d’indirizzo esitato dal consiglio comunale invita l’amministrazione a revocare il piano di aumento delle tariffe. Per il sindaco, il mancato introito non inciderà sulla formazione dello strumento finanziario “Il bilancio seguirà la sua strada – dice – una volta incardinato, sarà compito delle commissioni e dei consiglieri intervenire con emendamenti. Noi daremo la disponibilità e l’apertura necessarie a valutare gli emendamenti tecnici che contribuiranno a fare quadrare i conti nell’alveo della determinazione del consiglio”.

L’altra questione è legata alla convenzione con l’ex convento di San Francesco. “Qualcuno immagina che la convenzione sia sbilanciata tra costi e ricavi –risponde il sindaco – Ad un introito minimo garantito di 28mila euro l’anno bisogna aggiungere il valore dell’indotto complessivo. Se la mettiamo solo nei termini economici, mi si dica quanto costava in passato al Comune ospitare e organizzare mostre gratuitamente non solo in termini di costi vivi ma anche di personale comunale, assicurazioni, trasporti ecc. In questo caso, e non solo da quest’anno, per la prima volta si discute di risorse che l’amministrazione incassa e non di spese”.

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