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Rissa in piazza Pancali, rimessi in libertà i cinque imputati

I cinque indagati, protagonisti della maxi rissa avvenuta il giorno di Pasqua in piazza Pancali sono tornati in libertà, anche se con alcune misure personali. I cinque sono comparsi ieri mattina davanti al giudice monocratico, Giuliana Catalano. Il giudice, a conclusione dell’udienza, nel convalidare l’arresto, ha disposto la scarcerazione per tutti gli indagati, che si trovavano in regime di arresti domiciliari, però ha applicato per Pietro Scamporlino la misura personale dell’obbligo di dimora, mentre per i figli Francesco e Simone (tutti difesi dall’avvocato Gianbattista Rizza), che gestiscono il servizio di trasporto turisti con la moto Ape, sia l’obbligo di dimora che la presentazione alla polizia giudiziaria. Il giudice ha disposto, invece, per Claudio Guzzardi, proprietario del chiosco in piazza Pancali, e per il suo collaboratore, Mattia Amenta (assistiti dall’avvocato Massimiliano Lipari), l’obbligo di rimanere in casa dalle 21 alle 7 del mattino. 

Davanti al giudice i due gruppi che si sono affrontati a colpi di bastone e di mazza da baseball hanno provato a sminuire la portata dell’evento. Nel corso dell’udienza è emerso che la rissa sarebbe scaturita a seguito del parcheggio della motoape-calessino per il trasporto dei turisti, davanti al chiosco per la vendita di bibite. Una situazione che si sarebbe trascinata ormai da tempo e che è sfociata in aggressione, filmata dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Il processo ai quattro imputati entra nel vivo all’udienza del 10 maggio. I due gruppi si sono affrontati a colpi di mazza nel pomeriggio della domenica di Pasqua, proprio mentre in quella zona di Ortigia passeggiavano numerose famiglie con bambini e i tanti turisti che, finalmente, si sono visti nel centro storico e in tutta la città, dopo due anni di misure restrittive a causa del Covid. L’intervento dei carabinieri, impegnati nella vicina via del mercato per il riscontro alla morte di una donna danese, ha permesso di sedare gli animi e di bloccare la rissa, ristabilendo la normalità.

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