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Rubò arnesi sequestrati dalla Dia: Monaco ammesso ai domiciliari

E’ durata quasi due mesi la detenzione in carcere per Piero Monaco, il siracusano al quale all’alba dell’11 luglio scorso gli era stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare perché accusato del furto di sette  automezzi precedentemente sequestrati su disposizione della direzione distrettuale antimafia di Catania.
Il Gip del tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, ha accolto la specifica richiesta avanzata dal legale difensore, avvocato Junio Celesti, concendendo all’indagato la meno afflittiva detenzione in regime di arresti domiciliari.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Palmieri, ha portato i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria a notificargli due mesi fa il provvedimento cautelare. Le indagini sono scattate nel febbraio dello scorso anno a seguito del furto di  3 betoniere, 1 beton pompa, 1 motrice e 2 rimorchi) – già sottoposti a sequestro dalla Dia perché riconducibili al padre dell’indagato, Angelo Monaco, presunto esponente del clan “Trigila”.
L’attività di polizia giudiziaria ha avuto il suo input  dall’acquisizione dei filmati delle telecamere di vigilanza delle attività commerciali presenti nei pressi del luogo del furto, consentivano di ricostruire l’intera vicenda,  individuando in Monaco il presunto autore del furto. Nel corso delle indagini sono stati ritrovati due rimorchi precedentemente rubati.

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