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Scatta l’embargo russo, la Lukoil continua a lavorare. Cannata: “continueremo a garantire la strategicità del Polo industriale”

“Oggi è il 5 dicembre, data in cui scatta l’embargo per il petrolio russo, e… non è successo niente. Ed è questa la notizia più importante dopo mesi in cui si è parlato della crisi della zona industriale e del rischio per migliaia di lavoratori del polo petrolchimico. Il Governo Meloni è riuscito a mantenere l’impegno assunto di garantire occupazione e produzione, ciò che il Governo precedente non è riuscito a fare. Questo è un fatto incontrovertibile. Il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, evidenzia il frutto del lavoro messo in campo in questo mese di governo. E non può essere altrimenti, visto che giovedì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che di fatto impedisce la chiusura degli stabilimenti Lukoil a Priolo attraverso misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici e la possibilità dell’amministrazione temporanea dello Stato della raffineria. E il giorno successivo la Litasco, società che controlla l’impianto, ha diffuso un comunicato in cui ha sostenuto di essere in condizione di andare avanti senza problemi. “Siamo intervenuti fin da subito – ricorda Cannata –, fin dall’insediamento ho seguito il dossier con il ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha risposto immediatamente con fatti concreti. Prima attraverso la comfort letter, poi convocando un tavolo tecnico per discutere la questione e appurando la disponibilità di Sace per arrivare, infine, al decreto legge che di fatto salva migliaia di posti di lavoro in zona industriale”. Ma Cannata sa che non è finita. “Continueremo a vigilare e a tenere alta l’attenzione per assicurare la tutela dei posti di lavoro – conclude il parlamentare di FdI – e garantire la transizione energetica in chiave strategica del nostro polo industriale”

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