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Sea Watch al largo di Siracusa

La Sea Watch 3 è di fronte al porto di Siracusa in cerca di riparo dal mare in tempesta, con i 47 migranti allo stremo delle forze, tra cui almeno otto minorenni, salvati sabato scorso da un sicuro naufragio e dal rischio che finissero nelle mani della sedicente guardia costiera libica che li avrebbe ricondotti nei lager di quel paese.

Nel momento in cui rivolgiamo questo appello, tra Capo Passero (Portopalo di Capo Passero) e Capo Molini (Acireale) sono almeno 15 le navi, perlopiù navi mercantili di grandi dimensioni, che proprio a causa del maltempo, hanno già trovato o stanno trovando riparo a ridosso delle coste della Sicilia sud orientale (marinetraffic.com).

La nave umanitaria si trova al limite delle acque territoriali italiane, il comandante ha già più volte chiesto un porto sicuro che nel rispetto del diritto internazionale (a partire dalla Convenzione di Amburgo sul SAR, secondo la quale gli Stati hanno l’obbligo inderogabile di garantire l’approdo di persone in difficoltà in un luogo sicuro nel più breve tempo possibile) non può essergli negato. “Ci troviamo di fronte a un ciclone mediterraneo, un fenomeno meteorologico piuttosto raro con onde di 7 metri, pioggia e vento gelido”. È il tweet della Sea Watch in cui informa che sta navigando in questa tempesta in cerca di riparo.

Chiediamo che si consenta immediatamente alla nave di trovare riparo nel porto di Siracusa. Di fronte al pericolo imminente di una strage non possono esserci scuse per non accogliere la richiesta di aiuto.

Siracusa è “Città per la Pace e per i Diritti Umani”, lo ha dimostrato in tutti questi anni accogliendo e avviando a percorsi d’integrazione migliaia di cittadini stranieri, soprattutto tra i più vulnerabili come i minori non accompagnati. Siamo pronti a fare la nostra parte anche questa volta.

Chiediamo al Sindaco di condividere e sostenere, con una richiesta formale, al Comandante della Capitaneria di Porto, di garantire immediatamente un approdo sicuro alla nave e predisporre tutto ciò che è necessario all’accoglienza delle persone che vi si trovano a bordo.

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