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Servizi sociali, le Coop: “Il Comune ci ascolti”

Nonostante una lunga serie di tentativi di interlocuzione, l’assessorato alle Politiche Sociali del comune di Siracusa sembra sordo alle richieste delle cooperative sociali. Il nuovo contratto collettivo di lavoro continua a non essere rispettato, i costi dei servizi non sono adeguati e la pazienza degli operatori del settore vacilla.

 Confcooperative e LegaCoop chiedono all’assessore Maura Fontana un maggiore coinvolgimento. “Da tempo- spiegano i presidenti provinciali, rispettivamente Enzo Rindinella e Pino Occhipinti – abbiamo avanzato le nostre proposte e chiesto un confronto che si è, però, sempre interrotto praticamente sul nascere”.

Il Comune di Siracusa è capofila del Distretto socio sanitario. Continua ad applicare per l’erogazione dei servizi alla persona una delibera del 2015 che fissa costi orari che meritano di essere rivisti alla luce dell’applicazione del contratto Cooperative sociali. Le organizzazioni dio categoria hanno tentato varie interlocuzioni con l’assessore e il dirigente e presentato una proposta.

 Si tratta di servizi essenziali, soprattutto per i soggetti più fragili. A questa situazione, si aggiunge anche la difficoltà di una mappatura completa dei servizi sociali del Comune di Siracusa: piani di zona, Pal, Pon, etc… e del mancato coinvolgimento degli enti del terzo settore nella co-programmazione delle politiche sociali, come il Forum del Terzo Settore ha avuto modo di evidenziare”.

“Purtroppo- fanno notare Rindinella e Occhipinti – i criteri che si utilizzano sono spesso quelli individuati dai comuni capofila, nel caso specifico Siracusa. Si approfitta, in questo modo, del grande senso di responsabilità che le cooperative e i loro lavoratori continuano a dimostrare, nonostante costi di lavoro ormai inadeguati. Le cooperative hanno comunque rispettato il nuovo contratto, adeguando gli stipendi dei soci e dei lavoratori. Ma è fin troppo ovvio che a questo punto non sono più in grado di sostenere le perdite causate da questa situazione. Abbiamo rappresentato tutto questo ai sindacati, che hanno perfettamente compreso le nostre preoccupazioni”.

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