Il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, ha ricostituito il tavolo per affrontare la vicenda dei lavoratori ex Sai 8. Alla convocazione dell’incontro non hanno risposto tutti i sindaci interessati: presenti solo 5 delle 10 città interessate (c’erano i sindaci di Solarino e Floridia – quest’ultimo ha rappresentato anche il suo omologo di Pachino – e gli assessori di Siracusa d Priolo). Anche i deputati regionali hanno declinato l’invito, eccezione fatta per Vinciullo e Marziano.
L’incontro è stato interlocutorio, visto che non è stato possibile affrontare la questione con tutti i soggetti coinvoti, e pertanto il tavolo è stato aggiornato al 14 novembre. “Ciò nonostante – afferma il segretario provinciale della Cgil, Paolo Zappulle – la riunione è stata utile per tracciare e condividere un percorso da proporre agli assenti. Due sostanzialmente i piani di intervento: uno territoriale che vede protagonisti i sindaci e il sindacato, per trovare una soluzione occupazionale per tutti gli ex 150 dipendenti, ribadendo così l’obiettivo principale che resta quello di assicurare il lavoro. L’altro piano di intervento coinvolge i deputati regionali perché chiedano la convocazione di un incontro con il nuovo assessore regionale all’Energia- che dovrebbe essere fra i nominati di martedì – a cui dovrebbero prendere parte i sindaci e il sindacato, per affrontare il tema della legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua e dentro quella legge, quali norme e risorse saranno disponibili per la provincia di Siracusa, per risolvere la questione idrica”.
“Questo percorso è già condiviso da Siracusa e Solarino, i due comuni che hanno assegnato il servizio a una società temporanea – spiega Zappulla -. A breve incontreremo la società che ha acquisito l’appalto per verificare le linee adottate per le assunzioni e quali le normative contrattuali da applicare. Obiettivo condiviso è che la legge regionale possa permettere l’acqua pubblica e contemporaneamente dia risposta di lavoro stabile agli ex lavoratori. Determinante l’azione del prefetto nel sensibilizzare i sindaci in questa fase in cui occorre la massima responsabilità e impegno da parte di tutti, perchè le famiglie dei lavoratori sono realmente in condizoni drammatiche e vanno trovate soluzioni in tempi rapidi”.
L’incontro è stato interlocutorio, visto che non è stato possibile affrontare la questione con tutti i soggetti coinvoti, e pertanto il tavolo è stato aggiornato al 14 novembre. “Ciò nonostante – afferma il segretario provinciale della Cgil, Paolo Zappulle – la riunione è stata utile per tracciare e condividere un percorso da proporre agli assenti. Due sostanzialmente i piani di intervento: uno territoriale che vede protagonisti i sindaci e il sindacato, per trovare una soluzione occupazionale per tutti gli ex 150 dipendenti, ribadendo così l’obiettivo principale che resta quello di assicurare il lavoro. L’altro piano di intervento coinvolge i deputati regionali perché chiedano la convocazione di un incontro con il nuovo assessore regionale all’Energia- che dovrebbe essere fra i nominati di martedì – a cui dovrebbero prendere parte i sindaci e il sindacato, per affrontare il tema della legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua e dentro quella legge, quali norme e risorse saranno disponibili per la provincia di Siracusa, per risolvere la questione idrica”.
“Questo percorso è già condiviso da Siracusa e Solarino, i due comuni che hanno assegnato il servizio a una società temporanea – spiega Zappulla -. A breve incontreremo la società che ha acquisito l’appalto per verificare le linee adottate per le assunzioni e quali le normative contrattuali da applicare. Obiettivo condiviso è che la legge regionale possa permettere l’acqua pubblica e contemporaneamente dia risposta di lavoro stabile agli ex lavoratori. Determinante l’azione del prefetto nel sensibilizzare i sindaci in questa fase in cui occorre la massima responsabilità e impegno da parte di tutti, perchè le famiglie dei lavoratori sono realmente in condizoni drammatiche e vanno trovate soluzioni in tempi rapidi”.