SICILIA, “SANITÀ IN RITARDO, URGENTE INCREMENTO DELLA SPESA PER LA SALUTE”
Il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello interviene sulla crisi della sanità in Sicilia, evidenziando il grave ritardo nel garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) ai cittadini. Secondo i dati, la regione non raggiunge la sufficienza nelle aree della prevenzione e dei distretti sanitari, con punteggi rispettivamente di 46,55 e 50,45 su 100, mentre l’area ospedaliera si ferma a 69,11.

Il Presidente mette l’accento sulle disuguaglianze tra le diverse aree del Paese, sottolineando che, ad esempio, chi nasce a Siracusa ha una speranza di vita di 81,6 anni, inferiore di quasi 4 anni rispetto a città come Firenze, Milano e Roma. Lamenta così una netta disparità tra le diverse regioni, con un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita dei siciliani.
Sorbello sostiene le parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, secondo cui prevenzione e promozione della salute sono cruciali per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Ma ad oggi, molti cittadini non aderiscono agli screening per la prevenzione dei tumori, una delle principali cause di mortalità.
A tal fine, si propone di sostenere un maggiore impegno per incentivare la partecipazione agli screening, puntando su una comunicazione più efficace. La diagnosi precoce, afferma, è fondamentale per ridurre le malattie e i decessi, migliorando la qualità della vita e riducendo i costi per il SSN.
Il presidente dell’Osservatorio Civico conclude il suo intervento ribadendo l’urgenza di incrementare la spesa sanitaria, soprattutto per le regioni meridionali come la Sicilia, e denuncia la situazione di Siracusa, che continua ad avere un ospedale di oltre 70 anni fa.