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Siracusa, caso di legionella: in tribunale misure precauzionali

C’è un clima più sereno al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia. Dopo due giornate di timori e di preoccupazione, legati alla notizia della scomparsa di una dipendente dell’ufficio notificazioni esecuzioni e protesti, a causa della legionellosi, i primi interventi disposti dalla presidenza del tribunale hanno ottenuto l’effetto di tranquillizzare gli operatori giudiziari. Come comunicato dal presidente del tribunale facente funzioni, Antonio Alì, in una nota diffusa ieri ai magistrati, al personale amministrativo, al giudice di pace e al consiglio dell’Ordine degli avvocati, è stato eseguito il primo intervento di iperclorizzazione dell’acqua.

Il provvedimento è stato adottato a seguito di un incontro che il presidente Alì ha avuto martedì con il procuratore capo Sabrina Gambino, con il medico competente, Carmela Di Mari, e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ingegnere Giuseppe Giannone. Già martedì pomeriggio, la ditta incaricata a eseguire l’intervento, ha immesso nelle condotte che adducono l’acqua ai rubinetti dei servizi del palazzo di giustizia, una quantità consistente di cloro. Il trattamento dell’acqua con l’elemento chimico è consigliato in caso di conclamata infezione da legionella, così da rendere il prezioso liquido fruibile senza limitazioni. Già ieri mattina, il personale dipendente e gli utenti hanno potuto usufruire dei servizi igienici, sconsigliati, invece, fino al giorno precedente. “L’intervento – scrive nella nota il presidente Alì – sarà ripetuto, secondo le indicazioni del tecnico operatore, ogni due giorni per tre volte consecutive”.

L’iperclorizzazione dell’acqua ha indotto il presidente del tribunale a modificare parzialmente il precedente provvedimento, disponendo il riutilizzo dell’acqua corrente senza limitazioni. Permangono, però, le altre misure, adottate in via precauzionale, vale a dire il divieto di accendere gli impianti di condizionamento dell’aria nelle stanze e nelle aule giudiziarie e di riduzione dell’orario di lavoro dalle 8 alle 13. L’attenuazione del caldo ha reso ieri meno disagevole la permanenza negli uffici, specie in quelli in cui le finestre non possono essere aperte a causa dei lavori di ristrutturazione della facciata del “palazzaccio”. L’attenzione di tutti è adesso rivolta ai tecnici dell’Asp 8, che hanno eseguito il prelievo di campioni d’acqua e il tamponamento dell’impianto di condizionamento dell’aria per studiarli in laboratorio. L’esito delle analisi dovrebbe arrivare la prossima settimana e soltanto in quella circostanza sarà possibile scongiurare qualsiasi rischio di presenza del batterio. I sanitari, in tanto, stanno effettuando il tracciamento della vittima per individuare dove possa avere contratto la legionella.

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