Siracusa, esplosione nella notte davanti al pub “Hmora” in via Tisia
Un boato all’alba ha svegliato di soprassalto i residenti della zona di viale Zecchino e dintorni a Siracusa. La forte esplosione si è verificata intorno alle 5.
Un ordigno esplosivo è stato piazzato e fatto esplodere davanti alla saracinesca del pub “Hmora”, sito nella traversa di via Tisia. Dalle prime informazioni ottenute dagli investigatori, si tratte di una bomba carta. Momenti di paura per gli abitanti dei palazzi vicini e del condominio dove si trova il locale; nello stesso palazzo era ubicata la Standa. Molta la gente scesa in strada per la paura, mentre è scattato l’allarme al centralino della questura; sul posto le volanti della polizia e della Scientifica che hanno eseguito i primi rilievi. Indagini sull’attentato sono in corso da parte della Squadra Mobile della Questura di Siracusa che, pur non escludendo alcuna pista, sembrano privilegiare quella dell’avvertimento da parte del racket delle estorsioni.
LA SOLIDARIETA’ DEL SEGRETARIO PD AL TITOLARE. Il segretario del pd, Alessio Lo Giudice ha espresso la propria solidarità nei confronti del titolare del locale pubblico. “Ho appreso del gravissimo atto compiuto nei confronti del locale Hmora in viale Tisia a Siracusa. A quanto pare, si tratterebbe di una bomba carta esplosa stamattina dinanzi al pub. A nome del Partito Democratico della Provincia di Siracusa, esprimo la mia solidarietà a Carlo Gradenico, proprietario e gestore di un locale che è anche un punto di riferimento sociale nella parte alta della nostra città. Siamo di fronte a un atto da condannare duramente, che ha come bersaglio proprio una di quelle imprese giovanili che possono contribuire alla crescita sana della nostra città. Un atto che colpisce quindi anche le speranze di chi, come Carlo, a differenza di altri, ha deciso di spendere i propri talenti nella propria città rinunciando ad emigrare. Non possiamo dunque permettere che tali gesti si ripetano.
Un atto, inoltre, che è stato in questi mesi preceduto anche da altre
gravi azioni delinquenziali, come nel caso delle rapine subite dalla
gioielleria Veneziano in zona limitrofa. Anche in quel caso i titolari, ai quali vogliamo esprimere la nostra vicinanza, hanno dovuto subire danni significativi, e non solo materiali. Tutto questo deve indurre le autorità competenti a una profonda riflessione circa la deriva criminale, perché di questo si tratta, a cui stiamo assistendo. Occorre un salto di qualità immediato nel controllo del territorio e quindi invitiamo gli organi preposti ad agire con urgenza. Ma occorre anche una unanime condanna civile perché il contesto e gli autori di tali atti siano nettamente isolati dalla nostra comunità.