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Siracusa, gli ambientalisti: “Sostituite i pini in piazza Adda”

“Quei pini vanno immediatamente sostituiti. Ma non tra una settimana o un mese. Domani. Senza perdere tempo, prima che attecchiscano”. Lo sostiene Fabio Morreale, leader di Natura Sicula per il quale “a distanza di un anno, lo stesso ente che ha fatto tagliare i pini che a piazza Adda danneggiavano marciapiede e manto stradale, causando problemi di sicurezza a pedoni e veicoli, oggi ha fatto mettere a dimora giovani esemplari della stessa specie. Come a dire che prima risolve il problema e
un anno dopo lo ricrea, tal quale, scegliendo la stessa causa. A Palazzo Vermexio la mano destra non sa quel che fa la mano sinistra”.
“Un anno fa, mentre tagliavano i pini – continua Morreale – il Comune sedò le proteste dei cittadini annunciando che li avrebbe sostituiti con aranci amari. Ieri l’altro invece ha fatto mettere a dimora ben 26 pini.  Agli esperti di botanica che hanno operato la scelta, portiamo a conoscenza che per situazioni di arredo urbano, com’è il caso di piazza Adda, oltre al Pino esiste una ricca varietà di specie arboree molto meno invasive. Dando priorità alle specie autoctone o naturalizzate, tra le caducifoglie segnaliamo il Platano ibrido, il Pioppo nero, l’Albero di Giuda,  il Frassino meridionale, l’Orniello, la Roverella; tra le sempreverdi, il Leccio, l’Arancio amaro, l’Oleandro, l’Ulivo. In risposta a chi voglia scegliere il melograno, diciamo no per il semplice motivo che è un arbusto molto basso, quindi non assolve alle stesse funzioni dell’albero (vedi Tempio di Apollo), soprattutto in termini di ombra. L’arancio amaro per noi è la scelta più idonea. Non ha apparato radicale tale da poter causare rigonfiamenti del marciapiede o dell’asfalto. È sempreverde e in primavera profuma di zagara, rappresentando in toto la vocazione agrumicola del nostro territorio. In inverno rallegra la vista con frutti arancione di grande effetto scenografico, ma così amari da non incoraggiare la raccolta”.

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