Siracusa, gli ex lavoratori Sai 8 si rivolgono al Prefetto
I lavoratori della fallita società SAI 8, con una nota indirizzata al Prefetto e ai Sindacati, hanno richiesto la convocazione del tavolo tecnico che, a suo tempo, si è occupato del tentativo di conciliazione per evitare la perdita di 150 posti di lavoro.Le procedure di messa in mobilità e quindi di licenziamento dei lavoratori sono state avviate dalla curatela fallimentare alla fine di maggio scorso. Una condizione resasi necessaria dal fallimento della Sai 8 al quale si sono aggiunti l’introduzione della legge regionale la cosiddetta Vinciullo-Di Marco, e la gestione diretta degli impianti per la erogazione del Servizio Idrico Integrato da parte di alcuni Comuni. Novità che hanno fatto venir venir meno le condizioni normative, amministrative e contrattuali per il subentro di altro soggetto nell’azienda Sai 8, che attualmente sta soltanto gestendo la riscossione dei crediti vantati sugli utenti morosi e il pagamento di bollette nei casi in cui ad essere creditore è l’utente.Una vicenda resa ancora più complicata dall’intervento della magistratura nel caso dell’appalto del servizio idrico integrato per Siracusa e Solarino. Un servizio, aggiudicato a un raggruppamento d’imprese con capofila una società spagnola, che avrebbe dovuto entrare in possesso degli impianti già nei primi giorni del mese in corso.
“Concordo con la richiesta dei lavoratori – ha commentato l’On. Vinciullo -, e, sin da adesso, mi dichiaro disponibile a partecipare a tutti gli incontri utili e necessari per trovare una soluzione positiva che scongiuri il licenziamento dei lavoratori e porti, invece, alla loro reintegrazione nei rispettivi posti di lavoro”.