Siracusa. I Vigili del Fuoco rimandano indietro le accuse: “Nella festa di Santa Lucia in servizio volontario e senza straordinario”
Non ci stanno i vigili del fuoco di Siracusa a essere messi sotto accusa sui Social, Facebook in primis, sull’intervento fatto dal glorioso Corpo dei pompieri nella festa di Santa Lucia. “Un attacco ridicolo senza alcuna logica in cui il più delle volte si è trattato di libero bullismo e nulla di più. Non è vero che durante il il tempo in cui abbiamo messo in sicurezza il simulacro per l’uscita, ci siamo segnati lo straordinario. Peggio ancora quando si fa riferimento a uno spettacolo. Siamo abituati ad agire in pubblico e non diamo mai spettacolo, come si vuole fare credere. Rispediamo al mittente le accuse e le calunnie di basso profilo”. Rispondono così i vigili del fuoco che sono intervenuti a Piazza Duomo durante la festa di Santa Lucia a chi ha voluto scherzare su un fatto serio, di fede accusando chi crede nel proprio dovere, senza se e senza ma.
Reagiscono alle accuse arrabbiati e delusi i vigili del fuoco intervenuti nella cattedrale di Piazza Duomo il 13dicembre scorso per dare un contributo sincero e volontario durante l’uscita della Patrona di Siracusa dalla Cattedrale. “Nessuno ha però pensato che ogni giorno ci sono vigili del fuoco che perdono la vita nello svolgimento del proprio dovere – dicono ancora i vigili del fuoco – mancano gli uomini, e c’è chi deve percorrere tanti chilometri a sirene spiegate e sotto il pericolo: fuoco, acqua, esplosioni, a mare e a terra. Mancano i mezzi. Rompersi una costola operando in condizioni rischiose è la normalità; mancano i fondi per gli straordinari, figuriamoci farci pagare l’extra per l’onore di servire Santa Lucia e la città di Siracusa. Abbiamo organizzato tutto per dovere, e con tanto spirito di corpo compresa la presenza in cielo dell’elicottero ma anche di tanta fede pregando sia per i nostri colleghi meno fortunati che non ci sono più, sia per tutte le vittime delle stragi, dei ponti che crollano, degli incidenti sul lavoro o nelle strade con feriti gravi, intrappolati dentro le lamiere contorte senza mai fermarci”.
Sono le tante storie dei vigili del fuoco, specie durante le feste natalizie celebrate a suon di botti e fuochi di artificio quando le chiamate si moltiplicano nel breve volgere e a cavallo con la mezzanotte di Capodanno. Sempre in servizio, con turni massacranti ma non lasciano mai nessuno per strada, come si suole dire. Nessuno dice che il personale è insufficiente e in permanente super lavoro e con il problema cronico per i vigili del fuoco, con lo stipendio medio che si aggira attorno a 1.400 euro al mese, arrivando a 1.600-1.800 euro a fine carriera, meno dei colleghi degli altri corpi dello Stato. Insomma, pochi uomini e pochi soldi, ma anche pochi mezzi e a volte, come questa volta, insultati e offesi solo per aver partecipato volontariamente alla festa della Patrona di Siracusa mettendo a disposizione il proprio cuore, il proprio tempo. Viva Santa Lucia, abbasso i bulli e quelli che usano i Social per denigrare chi offre la propria vita per salvare gli altri simili, per evitare catastrofe senza mai tirarsi indietro, come per il mistero che deriva dalla presenza degli Angeli nell’Apocalisse. San Michele nella battaglia dell’Apocalisse, in cui San Giovanni descrive la grande battaglia avvenuta in cielo tra gli angeli rimasti fedeli a Dio (i vigili del fuoco) e gli angeli ribelli comandati da satana (chi appicca il fuoco e mette bombe per uccidere), il dragone rosso con sette teste e dieci corna. Non c’è giorno senza che le sirene dei vigili del fuoco lacerano il silenzio della vita per correre a salvare chi è stato colpito dal maligno con il fuoco, con l’acqua o dal terremoto, senza mai, nemmeno per una volta, dire no.
Ogni tanto arriva la conferma dell’opinione di Umberto Eco sui social: “Hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli”. Per fortuna che sono una sparuta minoranza.
Concetto Alota