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Siracusa, il quadro drammatico dei pensionati

I segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati, Lucia Lombardo, Sebastiano Spagna e Sergio Adamo, alla presenza dei segretari generali regionali Saverio Piccione, Alfio Giulio e Nino Toscano e dei segretari territoriali Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, hanno presentato le motivazioni della Giornata di mobilitazione unitaria prevista per il prossimo 5 novembre in tutta Italia e con tre città simbolo. Di promesse non si vive #NonStiamoSereni è il tema scelto per ribadire le richieste da formulare al governo nazionale ma, anche, agli enti locali e alla Regione che, con tasse e balzelli vari, stanno soffocando una delle fasce sociali più deboli.

I pensionati siciliani, che il 5 novembre si ritroveranno a Palermo insieme a quelli provenienti da Puglia, Basilicata e Calabria, pongono al centro della loro mobilitazione il lavoro dei figli e dei nipoti, lo sviluppo e l’occupazione, la tutela del reddito da pensione, un welfare pubblico e solidale, la legge sulla non autosufficienza, la lotta agli sprechi e ai privilegi, l’estensione della riduzione delle tasse anche ai pensionati.

Il quadro emerso dagli interventi è drammatico. I pensionati – è stato ribadito – rappresentano l’ammortizzatore sociale garantito per i figli e le loro famiglie. Questo ruolo tocca anche a quei milioni di anziani con pensione al minimo (480 euro al mese).

I pensionati di Cgil, Cisl e Uil intendono continuare a manifestare sul territorio, incontrando anche sindaci e amministratori per vedere alleviato il peso fiscale e, soprattutto, vedere garantiti servizi adeguati.

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