Se te lo fossi perso

SIRACUSA IN PREGHIERA PER FRANCESCO, IL PAPA DEL DIALOGO

Fedeli in preghiera stamane ai piedi della Madonna delle Lacrime di Siracusa per l’anima di Papa Francesco.

A Maria verso la quale il pontefice ha mostrato tutta la sua devozione chiedendo che le proprie spoglie mortali venissero affidate al cospetto del suo sguardo materno, disponendone la custodia per l’eternità nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, si sono levate le preghiere dei fedeli siracusani.

Proprio dedicata alla Madre di Dio che a Siracusa ha manifestato la sua presenza versando proprie lacrime, il pontefice venuto dall’altra parte del mondo aveva scritto una preghiera oggi esposta all’interno del Santuario ai piedi di un altarino illuminato contenente una foto che ne ritrae il volto sorridente collocato sul lato destro dell’altare della basilica siracusana.

Ed è qui che i fedeli si fermano in raccoglimento per omaggiare la figura e l’esempio di questo Papa per poi raggiungere il quadro miracolato di Maria e ringraziarla del dono di aver inviato tra gli uomini un pontefice illuminato e diretto, che in questi13 anni ha vissuto sempre tra la gente, attento al nuovo, capace di utilizzare ogni mezzo di comunicazione  con un proprio linguaggio fatto di immagini e metafore per rappresentare i problemi che affliggono l’umanità: dal clima alla guerre, alla solidarietà verso gli ultimi. Grande spontaneità, ha ricordato il cardinale Re nell’omelia durante i funerali svolti stamane a Roma, ricco di amore umano e sensibile ai dolori della gente, ha aperto a tutti le porte delle chiese sostenendo che la casa di Dio è la casa di tutti, un ospedale da campo che accoglie le sofferenze subite dopo una battaglia, una chiesa desiderosa di chinarsi su ogni uomo al di la delle convinzioni religiose per curarne le ferite.

Significativo a tal proposito il primo viaggio pastorale a Lampedusa, isola simbolo con migliaia di persone annegate in mare dopo essere fuggite da guerre e oppressioni con lo sguardo rivolto verso un destino di pace e prosperità . Una rotta che è poi divenuta la rotta del suo pontificato. In ricordo di quell’evento l’isola di Lampedusa ha avviato l’iter per l’intitolazione a Papa Francesco del molo Favarello da cui lanciò un potente grido contro l’indifferenza dei potenti allargando le braccia verso il mare.

Stamatina, nello stesso momento in cui si tenevano le solenni esequie a San Pietro, una messa è stata celebrata presso il santuario mariano di Siracusa.

Negli occhi dei fedeli si percepiva con evidenza la sensazione di vuoto determinata dalla morte del Papa degli scandali, come lo ha definito Eugenio Scalfari. Scandalo per come vestiva, per dove viveva, per quello che diceva, e per quello che decideva. Uno scandalo, però, benefico, innovativo, tonificante.

E sono molti adesso tra i cattolici a chiedere che sia lui a pregare per la sua gente e per il mondo intero. Lui che al termine dei suoi interventi salutava sempre così: “mi raccomando, non vi dimenticate di pregare per me”.

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La guerra lascia il mondo peggio di come la trova.

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