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Siracusa oggi appare abbandonata al destino dei vinti

L‘opinione – di Concetto Alota –

La buona politica e la democrazia, sono state cancellate. Non c’è più né destra né sinistra. Tutti candidati al nulla in una babilonia politica senza precedenti. Le ideologie sono ormai un ricordo del passato. Tutti gridano e annunciano, ma nei fatti pratici nessuna nuova e solo interessi personali.

L’amministrazione comunale, formata da un gruppetto di politicanti, vecchi e nuovi, rimasti solo al comando e senza il controllo del consiglio comunale, conferma l’immobilismo. La raccolta differenziata è un totale fallimento. Cartelle Pazze e costo del rinnovo dei loculi al cimitero senza precedenti, le strade nella maggior parte dei casi sono scassate e colabrodo, il verde pubblico abbandonato, la spazzatura è diventata l’emblema della città di Archimede. Per tanti abitanti rivedere Siracusa pulita e ordinata, come negli Anni Ottanta, è un sogno. La stessa cosa si può dire del servizio idrico abbandonato dal Comune, con una condotta colabrodo, vecchia e obsoleta, comprese le tubazioni principali di amianto ancora in funzione dal Dopo Guerra nel silenzio e nella rassegnazione generale. Paghiamo le bollette di acqua e spazzatura tra le più care d’Italia, di contro siamo riusciti a chiudere il consiglio comunale.

L’amministrazione comunale appare più impegnata negli affari della politica che in quelli pubblici e alla cura della città.

I siracusani sono stati disabituati al decoro, alla coscienza civica, al rispetto per la propria città anche da chi non cancella con tempestività i segni della loro inciviltà. Si cerca di correggere queste mostruosità, che come una condanna sociale contribuisce a collocare Siracusa nelle ultime fila di ogni graduatoria sulla vivibilità. Una battaglia perduta in partenza; i cittadini sono indignati dalla pervicacia con cui le aspettative sono disattese, mentre si registra un menefreghismo ad oltranza nella pubblica amministrazione. Ormai rassegnati, accettiamo supinamente un cattivo servizio per la pulizia e il decoro della città. Ogni angolo di questa sventurata Siracusa, grida la sua indignazione, dimenticata e oltraggiata.

Si discute del rapporto tra la politica e la speranza nel quadro di una duplice coscienza più fondamentale e risorgente. Ci piace augurarci un guardare avanti e pensare alla rinascita della città di Siracusa, con la costruzione del nuovo ospedale, di un nuovo cimitero, un porto turistico, la ripresa del turismo, il ritorno alla politica regionale attraverso la Provincia. E l’augurio di un anno migliore per tutti.

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