Cronaca

Siracusa, oggi l’insediamento di 5 giudici e di 4 pubblici ministeri

Si sono insediati questa mattina i nove magistrati che svolgeranno servizio tra la Procura e il tribunale. A leggere la formula del giuramento è stata la presidente del tribunale, Dorotea Quartararo, per una cerimonia che si è tenuta in forma ridotta nell’aula della corte d’assise. Con la presidente Quartararo anche il procuratore capo Sabrina Gambino e il giudice Carla Frau. Sono tutte donne i quattro nuovi pubblici ministeri che rafforzeranno l’organico dei magistrati in servizio alla Procura di Siracusa. Le nuove arrivate saranno affiancate per un breve periodo ai loro colleghi più esperti. Si tratta di Silvia D’Armento, originaria di Lecce, che ha completato gli studi di Giurisprudenza all’Università di Milano; Chiara Valori, fiorentina, che ha frequentato l’università Bologna; Maria Chiara Vedovato anche lei fiorentina, corso di studi completato nella sua città; Federica Zambon proveniente da Padova nella cui città ha espletato gli studi di giurisprudenza. 

Di età compresa tra i 29 ai 32 anni si tratta di magistrati ordinari in tirocinio che in precedenza erano denominati uditori giudiziari. Le giovani, prima di essere immesse nel ruolo, hanno dovuto superare un tirocinio di 12 mesi negli uffici giudiziari del Distretto di Corte d’Appello della loro residenza sotto la guida di magistrati esperti con funzioni di tutor che ne hanno curato la formazione teorica, pratica e deontologica.  

Sin dal suo insediamento, il procuratore capo Sabrina Gambino aveva detto a chiare lettere di volere colmare la lacuna di magistrati in organico e adesso, a poco meno di un anno dal suo arrivo a Siracusa,  comincia a delinearsi un organico più completo. 

Sono cinque, invece, i giudici che andranno a rinfoltire i ranghi dei giudici del tribunale e tutti originari di Catania, ad eccezione di Maria Cristina Di Stazio che proviene da Napoli. Sono donne anche altre tre giudici, Maria Cristina Caruso, Giulia D’Antoni e Martina Belpasso, mentre l’unico giudice uomo è Gabriele Patti di 29 anni, anch’egli catanese.

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