Cronaca

Siracusa. Pesca di frodo: sanzioni amministrative per 6 mila euro

Incessante l’attività di controllo condotta sulla filiera ittica da parte di personale della Capitaneria di Porto di Siracusa a tutela della salute dei consumatori, anche grazie alla consolidata collaborazione con l’Area Marina Protetta.
Dai controlli effettuati è emerso che, nonostante i divieti imposti dalle locali Ordinanze della Capitaneria di Porto, non cessano gli episodi di attività di pesca di frodo all’interno del Porto Grande e della Baia di Santa Panagia.
Nei giorni scorsi difatti, in località Marina di Melilli, è stato individuato un sub in attività di pesca il quale, coadiuvato da un altro soggetto appostato probabilmente con funzione di “vedetta”, emergeva con il frutto della pesca consistente in circa 150 esemplari di ricci di mare. Questi ultimi, ancora vivi, sono stati consegnati alla dipendente M/V CP 537 per il successivo rigetto in mare. Si è successivamente provveduto a sanzionare il trasgressore.
Inoltre, a seguito degli ulteriori controlli effettuati dal personale impiegato a bordo della suddetta motovedetta, è stato intercettato un gozzo in legno in attività di pesca, con attrezzatura vietata, all’imboccatura del Porto Grande di Siracusa. La rete da posta utilizzata, di circa 100 metri, è stata sottoposta a sequestro e al trasgressore contestata la violazione della normativa di settore vigente.
Il pattugliamento costante da parte dell’unità ha consentito anche di individuare ben 57 nasse posizionate, ad opera di ignoti, all’interno del Porto Grande, contenenti circa kg 5 di polpo, kg 4 di murici di mare e kg 1 di granchi, tutte specie ittiche ancora vive per le quali si è provveduto al rigetto in mare.
Complessivamente, per le suddette violazioni, sono state comminate sanzioni amministrative pari ad un totale di euro 6.000,00.

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