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Siracusa, su Open Land e Servizio Idrico intervengono i “sensali”

La nota diffusa alla stampa dal consigliere Massimo Milazzo sulle vicende relative al fallimento ormai provato dell’affidamento del Servizio Idrico e dei diritti negati all’Open Land, dove in entrambi i casi i danni in termini economici e sia in disagi subiti in maniera continuata per i cittadini siracusani sono certi e sicuri, aprono il varco per far scoprire, a chi ne avesse ancora voglia, il rapporto tra l’amministrazione comunale attiva e i consulenti “esterni” che vogliono evitare in tutti i modi che i due scandali appena citati con tanto sarcasmo, non tanto forzato per la verità, da Massimo Milazzo, potrebbero travolgere l’amministrazione Garozzo con tutti i suoi “rimorchi” al traino. Non è un caso che negli ambienti politici e giudiziari si parlerebbe con insistenza di un tentativo di mediazione, almeno in uno dei due casi, in quello dell’Open Land e in quello dell’Acqua “calda”, fuori dalle aule dei tribunali, al fine di garantire, almeno nella forma ma non di certo nella sostanza, un percorso soft per l’amministrazione comunale, ma più verso il primo cittadino per non esporlo più del dovuto al riverbero mediatico (o ad altro) al momento del pagamento del risarcimento dei danni richiesti dalla società Open Land e alla scoperta delle “carte” dell’Acqua.

Come nella figura di una sorta di consorteria di sensali moderni per risolvere una “questione” insorta, così come in uso nell’Ottocento, quando la legge dello Stato era lontana dai paesini situati tra i monti e le vallate della Sicilia dei latifondi che si sono sviluppati e determinarono, di fatto, l’arretratezza economica del popolo e la nascita della mafia e dei briganti.

Concetto Alota  

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