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Siracusa. Verso la chiusura anche l’inchiesta più “risicata” sull’affidamento del servizio idrico

Anche il voluminoso fascicolo d’indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Siracusa sulla concessione del servizio idrico nei comuni di Siracusa Solarino si avvia verso la chiusura, a meno di un’altra proroga d’indagine, che scade il prossimo 30 giugno. Si presentò subito come un’inchiesta complessa, pesante, capziosa, e carica di segreti. Una compagine imprenditoriale dove ai vertici si sono insediati uomini del “passato” e composta dalla spagnola Dam, rappresentata a Siracusa dal suo consulente, l’Ing. Giuseppe Marotta, ex amministratore delegato della Sogeas Spa, e dalla siracusana Onda Srl, di proprietà del siracusano Luigi Martines, cognato dell’onorevole Fabio Granata, per formare la Siam, che ha preso possesso degli impianti nei primi giorni di marzo del 2015 e che ha provveduto per obbligo dei “patti” all’assunzione del personale nella misura di ottantacinque dipendenti dell’ex Sogeas, a sua volta transitati nella fallita Sai8, più alcuni “fuori sacco”. Affidamento del gestione del Servizio idrico per i comuni consorziati di Siracusa e Solarino con un contratto per un anno, con la possibilità di poter essere rinnovato per altri due, come è stato fatto.

Tante furono le polemiche attorno ai due consulenti nominati dal sindaco Garozzo durante la preparazione dell’affidamento del servizio alla Siam, con la garanzia di un posto da dirigente nella nuova newco. Infatti, i due consulenti (persone qualificatissimi dal punto di vista sia tecnico sia morale) hanno fatto parte della direzione tecnica della passata e fallimentare gestione Sogeas/Sai8, coprendo ruoli di tutto rispetto e responsabilità nella gestione del Servizio Idrico Integrato degli ultimi anni, terminatosi con il doppio fallimento per motivi politici. La Siam, che non ha impegni d’investimenti, ma solamente della gestione del servizio-lavori, organizzò da subito il proprio quartier generale nei locali dell’ex Sai8 di viale Santa Panagia, dove sono rientrati nei vecchi ruoli, come ai tempi di Sogeas/Sai8, l’ing. Giuseppe Marotta, general manager, l’ing. Enrico Iansiti, mentre l’ing. Pucci La Torre è stato dirigente della Sogeas Spa e mai di Sai8 (per la cronaca fu chiamato dal comune di Siracusa per organizzare la gestione del servizio idrico per il periodo tra la Sai8 e la Siam) quest’ultimi dapprima consulenti del Sindaco e poi nominati rispettivamente direttore generale e responsabile delle reti e depurazione della Siam. Ma tutta la vicenda fin dall’inizio è stata “disturbata”, dalle mille polemiche nell’ambito politico e un continuo ping pong di accuse e denunce tra maggioranza e opposizione, fino a sfociare in un’inchiesta giudiziaria per l’affidamento “ombrato” del Servizio idrico, formalizzata con un voluminoso fascicolo il 14 giugno del 2014 e coordinata dal Procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano e affidata al sostituto Giancarlo Longo. L’ipotesi di reato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta; l’inchiesta che dovrà far luce su alcuni aspetti poco chiari e denunciati a più riprese da più parti è arrivata in un crocevia, dove i beni informati parlano di una situazione abbastanza delicata e che potrebbe scoppiare da un momento all’altro, che per fortuna sarà solamente di “acqua salata” per i cittadini, ignari e vittime predestinate di un gioco di potere finalizzato, vedi Sai8, al solo pagamento delle bollette in un gioco che continua ad essere senza regole. E intanto, le bollette continuano a fare strage e tanta confusione tra le famiglie che non riescono né a capirne i contenuti, né a pagarle. Insomma, non è cambiato proprio niente dai tempi della Sai8, solamente la sigla sulle auto e i furgoni di servizio. In tal senso la politica perbenista siracusana “compatta” si è chiusa in un conveniente silenzio. Di certo la storia sarebbe stata diversa se il sindaco Garozzo non fosse venuto meno (passando per Pinocchio) all’impegno solennemente preso in campagna elettorale di non privatizzare il servizio idrico; ma la politica non è uno schema fisso, ma “mobile”. E anche se lui continua a ribadire di aver dovuto fare una scelta obbligata, non si può non guardare ad altre realtà, come l’esempio virtuoso dei comuni di Ferla, di Floridia, Solarino che si è staccato dalla “cooperativa” con il comune di Siracusa e tanti altri, riuscendo ad abbattere il costo dell’acqua.

Sull’indagine della Procura è stato posto il sigillo del “top secret” con il massimo riserbo da parte degli inquirenti e degli investigatori della guardia di finanza, che hanno passato al setaccio la corposa documentazione acquisita, e nello stesso tempo ascoltato più persone informate dei fatti e dei tanti possibili aspetti denunciati dall’opposizione e da altri soggetti; spiccano fin dall’inizio il consigliere comunale Salvatore Castagnino e l’on. Vincenzo Vinciullo, entrambi del Ncd, a suo tempo ascoltati dalla polizia giudiziaria come persone informate dei fatti per le notizie di reato connesse alle dichiarazioni rilasciate dai due; ma anche dall’attività dei “Grilli” aretusei che contestarono metodo e sistema per l’affidamento del servizio idrico, a loro dire, fuori dalle norme di legge. Per atto dovuto e a vario titolo furono iscritte nel registro degli indagati cinque persone.

Le ultime notizie che trapelarono dal Palazzo di Giustizia parlano di un approfondito lavoro svolto in team da inquirenti, investigatori e dal consulente nominato dalla Procura della Repubblica, in uno con la guardia di finanza per tutte le risultanze della perizia; si tratta dell’Ingegner Luigi Boeri il cui studio associato si occupa della consulenza legale nelle gare d’appalto. Ma si parlò ancora delle indagini estese in terra di Spagna, così come a Malta, per meglio capire alcuni risvolti misteriosi emersi, dove il riserbo è totale su tutta la vicenda, così come la prima “visita” fatta al secondo piano del Vermexio negli uffici del sindaco da parte degli uomini della Sezione investigativa della guardia di finanza e durata oltre tre ore. In tal senso, la consegna del Palazzo, allora come ora, è categorica: “acqua in bocca”.

Concetto Alota

 

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