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Sortino, agenzia funebre sotto attacco: assolto impresario, condannato il boss Pandolfo


Colpi di pistola, minacce e persino un piano per un attentato dinamitardo. È lo sfondo della vicenda giudiziaria che ha coinvolto due agenzie funebri di Sortino, nel Siracusano. Il tribunale ha assolto Antonino Inturrisi, titolare di una delle imprese, accusato di aver orchestrato gli atti intimidatori ai danni di un concorrente.

I giudici del collegio presieduto da Carla Frau hanno rigettato la richiesta del pubblico ministero, che aveva sollecitato per Inturrisi una condanna a 12 anni. Decisivo, secondo la difesa, l’assenza di prove dirette a suo carico.

Condanna invece per Innocenzio Pandolfo, ritenuto vicino al clan Nardo: per lui la pena è di 8 anni e 8 mesi. Sei anni ciascuno a Marcello Briganti e Vincenzo Puglisi, collaboratori dell’agenzia di Inturrisi. Mentre 5 anni e 3 mesi sono stati inflitti a Johnny Pezzinga, responsabile dei colpi di fucile sparati nel giugno 2020 contro la sede dell’impresa concorrente di Carmelo Messina.

Il fatto avvenne nella borgata di Sortino e scosse profondamente la comunità locale. Tutti i legali difensori hanno già annunciato il ricorso in appello.

Un caso che intreccia concorrenza sleale e criminalità organizzata, con un’agenzia funebre trasformata in bersaglio di un vero e proprio agguato intimidatorio.

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