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Stagione lirica, la soprintendente: “Nessun divieto per il teatro greco”

Mi vedo costretta a replicare, anche a nome dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e I.S., alle dichiarazioni espresse dal Enrico Castiglione, Direttore artistico della F.E.M. (Fondazione Euro Mediterraneo), in merito, a suo dire, alla mancata concessione d’uso del Teatro Greco di Siracusa da parte della Soprintendenza e degli Organi dell’Assessorato e nello specifico del Dipartimento dei Beni Culturali ed Identità Siciliana.

Risultano assolutamente infondate le dichiarazioni rilasciate da Castiglione, e, a riguardo, si precisa che all’istanza per la concessione d’uso del Teatro Greco di Siracusa, per la Stagione estiva 2016, inoltrata alla Soprintendenza dalla FEM, in data 28.09.2015, era stata rilasciata, il 19.11.2015, la relativa disponibilità, fermo restando che preventivamente bisognava valutare il progetto di allestimento complessivo del monumento anzidetto a cura della Fondazione INDA che, invece, come noto, si occupa delle rappresentazioni classiche.

Tale nota soprintendenza era stata inviata anche, per quanto di competenza, al Superiore Dipartimento, perché si esprimesse in merito.

In data 11.05.2016, con nota prot. 24400, il Dirigente Generale del Dipartimento autorizzava la concessione come da richiesta, previo pagamento di tutti i canoni concessori e della percentuale dello sbigliettamento che la FEM avrebbe dovuto corrispondere per l’uso del monumento.

La scrivente ha prontamente contattato il Dott. Castiglione raggiungendolo telefonicamente ad Atene dove, secondo quanto dallo stesso riferito, egli si trovava per organizzare altri spettacoli lirici e lo invitava ad un incontro negli Uffici della Soprintendenza per definire modalità e tempi della concessione d’uso del Teatro Greco.

Altresì, in data 16 maggio 2016, con notaprot. n. 7156, si ribadiva allo stesso Castiglione quanto sopra dichiarato.

Nessun programma comunque è stato mai inoltrato alla Soprintendenza, né mai si è avuto successivo incontro con il Dott. Castiglione, al quale peraltro la nota prot. 7156 era stata inoltrata attraverso l’e-mail di un funzionario dell’Ufficio, preoccupati dal fatto che nessun contatto si era mai instaurato tra la Soprintendenza e il Dott. Castiglione.

Si è certi che comunque Castiglione avesse ricevuto la corrispondenza, visto che ne accusava lettura attraverso un sms inviato al funzionario di cui sopra.

A questo punto ci si chiede, considerata la correttezza della procedura adottata dall’Amministrazione Regionale e dai suoi Organi, se dietro le dichiarazioni rese dal Castiglione non si celino altre motivazioni economiche cui, invece, gli organi di stampa hanno fatto riferimento in questi ultimi giorni.

La correttezza delle procedure adottate evidenzia l’estraneità dell’Amministrazione Regionale e della Soprintendenza dalle circostanze ingiustamente addebitatele dal Castiglione.

LA REPLICA DI CASTIGLIONE: “INSISTO, NESSUN’AUTORIZZAZIONE RICEVUTA”. “la situazione non è quella descritta dalla Panvini – REPLICA cASTIGLIONE –  perché è un dato incontrovertibile che dopo la sua disponibilità non è seguita nessuna risposta a tutte le richieste di concessione triennale e poi annuale avanzate dalla Fondazione Fem. Esibisca la Panvini la corrispondenza tra la Soprintendenza o l’Assessorato ai Beni Culturali e la Fondazione Fem, la quale da anni richiede a entrambi la concessione triennale per programmare in maniera adeguata la Stagione lirica al Teatro Greco di Siracusa, forte dello straordinario successo della mia Aida del 2014. La verità è che ad oggi alla Fondazione Fem non è stata comunicata alcuna risposta, né positiva o negativa, la solo la sua disponibilità. Io non so se alla Fondazione Fem doveva rispondere la soprintendenza o l’assessorato, fatto sta che ad oggi la Fondazione Fem non ha mai ricevuto comunicazione, proposta o richiesta se non l’iniziale disponibilità a firma della stessa Panvini dello scorso 19 novembre, in base alla quale la Fondazione Fem ha iniziato a preparare la programmazione e mi ha chiesto di mettere in scena la Turandot di Puccini”.

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