CulturaPoliticaPrimo Piano

“Nino Consiglio punto di partenza per intere generazioni”

RAITI DUE

Per Turi Raiti il suo grande amico e maestro Nino Consiglio “ha rappresentato il punto di partenza per intere generazioni di attivisti anche nel territorio, che prendevano spunto dalle sue riflessioni e le trasferivano nell’azione quotidiana. Oggi occorre prendere l’esempio”.

Andava sempre in giro con un fascio di giornali sottobraccio. Era un cliente fisso della libreria Diana di Corso Gelone. “Amava girare tra le pile di libri esposti per cercare qualcosa di particolare, e alla fine non usciva mai senza aver acquistato qualcosa da leggere”. Così ricorda Nino Consiglio Corrado Germano, titolare del negozio di libri nel quartiere di Piazza Adda a Siracusa. La domenica mattina s’incontrava con Turi Raiti, su fraterno amico, dove parlavano e passeggiavano su e giù per Corso Gelone per ore parlando di politica in continuazione.

Nino Consiglio considerava la cultura, il suo grande amore. In parte sacrificata per seguire la politica che gli è stata madre e matrigna. Leggeva di tutti. La scrittura dei libri da lui divorata era sottolineata, appuntata e, molto spesso, al loro interno si trovano le critiche letterarie dei grandi quotidiani nazionali. Amava leggeva. L’amore per la cultura ha portato Nino Consiglio a odiare i moderni strumenti di comunicazione e scriveva i suoi interventi sempre con la penna stilografica; amava conoscere i fermenti giovanili in tutti i campi, dalla musica, al cinema, al teatro.

Un’attività politica intensa

Eletto consigliere provinciale e in seguito nominato capogruppo. Durante quella tornata amministrativa, Consiglio è stato protagonista del cosiddetto “Comitatone”, componente che ha messo insieme tutte le forze politiche di governo, dalla Democrazia Cristiana, ai partiti minori, compresa l’opposizione, il Partito Comunista e i sindacati, per individuare ed elaborare le linee di sviluppo programmatico della provincia di Siracusa. organismo che dopo un breve rodaggio, non furono più monopolio dl Pci edei sindacati, ma un luogo di aggregazione di amministratori e politici della Dc. Con il suo forte e deciso contributo, nasce l’operazione politica “esapartito”; una maggiorana dove era incluso il Pci ma senza assessori.

Un’attività politica, parlamentare e sindacale, che ha portato la provincia di Siracusa alla conquista del progetto speciale n. 2, che ha condotto alla realizzazione di un’infinità di opere, come la viabilità della zona industriale, la costruzione del lago di Lentini, la realizzazione del depuratore consortile Ias di Priolo nella zona industriale e tante altre ancora.

Anni che hanno segnato una grande stagione di sviluppo economico, politico e sociale e tanti posti di lavoro. Alla fine degli anni Settanta, Nino Consiglio è eletto Segretario Generale della Cgil di Siracusa, dove è protagonista del consolidamento dello sviluppo industriale in termini di compatibilità ambientale, dando avvio alla forestazione nella zona montana e al rilancio dell’agricoltura.

Nino Consiglio ha formato una nuova classe dirigente che, negli anni successivi, ha guidato il Sindacato della Cgil. Agli inizi degli anni Ottanta è eletto segretario del Partito comunista italiano, della federazione provinciale di Siracusa, ed è stato protagonista di tutte le fasi congressuali che hanno portato il Partito Comunista a diventare prima Pds, dopo Ds e infine, Partito Democratico.

Questa fase Nino Consiglio l’ha vissuto come dirigente politico, ma anche come parlamentare regionale del Pci, eletto nel 1986 e rieletto nel 1991 nella lista del Pds.

Un ruolo politico da protagonista

Durante la seconda legislatura, Consiglio ha svolto il ruolo di capogruppo del Pds all’Assemblea Regionale Siciliana. È stato protagonista del finanziamento della legge per Ortigia, della valorizzazione dell’Inda, dei finanziamenti per l’agricoltura e per la riqualificazione della zona industriale.

I suoi interventi durante le assemblee e nei comizi erano segnati sempre dalla sintesi e dalla spiegazione chiara, ma a tratti riportava i rimproveri necessari per chiarire il concetto dell’auspicio della buona politica. Amava la dialettica costruttiva, piena di riferimenti a fatti pratici, diretti al cuore dell’attualità che la società chiedeva.

Nino Consiglio è stato anche uno dei padri costituenti delle riforme regionali; la riforma elettorale per l’elezione diretta dei Sindaci e per la normativa del progetto di finanza pubblica controllata e obiettiva.

Sempre protagonista dei fermenti politici che attraversavano la società siracusana e siciliana; nel 1998 è stato nominato Vice Sindaco della città di Siracusa ed è rimasto in carica fino al 1999. Imprime l’accelerazione dei lavori finalizzati alla costruzione della rete di scarico dei reflui urbani che oggi sono tutti convogliati nel depuratore della città, un’opera che ha consentito alla città di Siracusa di avere un mare pulito e balneabile.

Nino Consiglio è stato relatore in diverse iniziative culturali e autore di pubblicazioni nella rivista di Letture Critiche dell’Istituto Superiore degli Studi Umanistici di Siracusa.

Il rapporto concertato con Foti e Nicita

Nino Consiglio è morto prematuramente a sessantanove anni il 23 Luglio del 2014. Un uomo ricordato con rispetto. Dopo Santi Nicita se n’è andato un altro protagonista della politica siciliana e siracusana. Nino Consiglio, è stato un esponente politico del maggior partito della sinistra; preferiva il dialogo e la concertazione anziché la rissa e lo scontro con i suoi antagonisti della potente Democrazia Cristiana, il partito che deteneva il potere e governava sia in provincia di Siracusa, che alla Regione siciliana. Dotato di un notevole bagaglio culturale e di una buona dialettica, l’onorevole Nino Consiglio ha sempre orgogliosamente sottolineato i suoi ideali di uomo di sinistra ma, al tempo stesso, riteneva opportuno dialogare con i dirigenti della Democrazia Cristiana e dei partiti dell’Arco istituzionale per raggiungere il massimo risultato perché migliorasse la qualità della vita della città capoluogo e di tutti i comuni della provincia di Siracusa; aveva una preferenza per il diritto al lavoro ai giovani e a un salario dignitoso in tutti i settori produttivi. Per lui era fondamentale la concertazione tra la politica, il sindacato e Confindustria. Era contrario alle proteste di piazza e allo scontro tra operai e i datori di lavoro.

In buoni rapporti con Gino Foti e Santi Nicita, sempre nel rispetto collaborativo dei distinti ruolo politici e istituzionale; una contributo diretto agli interessi della collettività siracusana, dove non mancarono anche i contrasti e le polemiche sulle scelte e le tematiche in campo che riguardavano gli appalti dei lavori. Specie sul porto di Augusta per una serie di fatti e malintesi che scaturirono in una dialettica piuttosto dura nelle pagine dei giornali.

Una perdita per il movimento sindacale e politico

È ricordato negli ambienti scolastici, politiche e sindacali per il suo impegno culturale e sociale. Consiglio durante la sua esperienza di parlamentare regionale del Pci non ha mai avuto riscontri con fatti giudiziari o convolto nel malaffare politico-amministrativo. Vantava essere di sinistra, ma era rispettoso del prossimo e delle istituzioni dello Stato.

La perdita di Nino Consiglio è una pesante privazione per tutto il movimento dei lavoratori e per i diritti dei quali ha sempre messo a disposizione impegno, intelligenza, acutezza di analisi e passione. Ha continuato questo impegno diventando riferimento sicuro della sinistra intellettuale e la sintesi.

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, dopo la sua morte ha ricordato così Nino Consiglio: “Sin dai primi contatti era evidente che Nino era dotato di un’intelligenza politica fuori dal normale, supportata da una solida preparazione culturale. In questi anni non sono mancate le occasioni in cui ci siamo trovati su posizioni differenti ma ogni volta, non potevo che apprezzarne la passione politica e la capacità di proporre analisi lucide. Anche a nome della città, porgo le condoglianze alla famiglia”.

Concetto Alota

 

Antonio Consiglio, detto Nino, professore di Storia; figlio di Michele, ormeggiatore, e di Lucia Storaci, casalinga, è nato a Siracusa nel quartiere della Graziella, il 9 Dicembre del 1944, ma è stato rilevato all’anagrafe il 2 Gennaio del 1945. A frequentato il liceo classico Tommaso Gargallo; dopo il diploma si è iscritto alla facoltà di Storia e Filosofia dell’Università di Pisa; laureato con 110 e lode nel 1968. Tornato a Siracusa, frequenta gli ambienti politici della sinistra; iscritto al Partito Comunista, è apprezzato per la capacità dialettica, per l‘intuito politico e per la capacità di analizzare le vicende nazionali e regionali nel rapporto verso la politica locale. In breve tempo da semplice iscritto passa a dirigente del partito; inizia la sua vita da professore, prima nei licei di Noto, Avola in seguito al liceo scientifico “Corbino” di Siracusa, dove ha insegnato fino alla pensione. E’ stato candidato dal Pci agli inizi degli anni 70 nelle liste per la Provincia regionale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *