STRAGE DI CASTELDACCIA, PENE RIDOTTE IN APPELLO: DUE ANNI AL SINDACO”
Rideterminate in appello le condanne per la tragedia di Casteldaccia, in cui nove persone persero la vita travolte dalle acque del fiume Milicia il 3 novembre 2018.

La Corte d’appello di Palermo ha condannato a due anni di carcere il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto e a un anno e dieci mesi il proprietario della villetta abusiva, Antonio Pace.
Assolta Maria De Nembo, architetto e responsabile della Protezione civile comunale: “perché il fatto non sussiste”.
La villetta, che avrebbe dovuto essere demolita secondo una sentenza del 2010, era ancora in piedi ed era stata affittata da Giuseppe Giordano. Tra le vittime, anche diversi membri di una stessa famiglia e altre persone che si trovavano nella villetta per trascorrere il fine settimana.
Secondo l’accusa, la tragedia poteva essere evitata. I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile, assistiti da un collegio di legali.
In primo grado le condanne erano di tre anni. L’appello ha ridotto le pene, mantenendo però la responsabilità penale per il sindaco e il proprietario dell’immobile.
Una vicenda che interroga le istituzioni sul rispetto delle regole edilizie e sulla prevenzione del rischio idrogeologico.