Il tribunale del riesame di Catania si è riservato sulla richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale etneo, a carico di sette floridiani accusati a vario titolo di tentato omicidio e di traffico di sostanze stupefacenti.
Nell’udienza di ieri, hanno esposto le loro ragioni gli avvocati Paolo Germano, Giorgio D’Angelo, Antonio Meduri in difesa di Eliseo Foti di 43 anni, Salvatore Foti di 59 anni insieme con Luca Foti di 38. Attorno a loro si muoveva una squadra di corrieri e di spacciatori composta da Sebastiano Foti di 22 anni, Antonino Pappalardo di 32, Davide Forte di 37. Sarà, invece, discussa lunedì prossimo dall’avvocato Junio Celesti, la posizione di Giuseppe Frasca.
I giudici si sono riservati sulla decisione da assumere, atteso che la Procura distrettuale antimafia di Catania ha confermato le proprie convinzioni sul coinvolgimento degli indagati in ttta la vicenda.
L’ordinanza, notificata ai diretti interessati il 29 ottobre scorso, rappresenta la naturale prosecuzione dell’operazione denominata “Botti di Capodanno”, per la quale si trovano già in carcere cinque delle sette persone raggiunte dall’ordinanza del Gip. I riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia Antonino Correnti hanno consentito di fare luce sul mandante e sugli esecutori del tentato omicidio subito dallo stesso Correnti il 25 ottobre dello scorso anno. In quella circostanza, gli furono esplosi contro sette colpi di pistola, cinque dei quali a bersaglio ma senza colpire organi vitali. Lo stesso Correnti, avrebbe dovuto essere la vittima di un altro attentato che era stato organizzato per la notte di Capodanno se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri che avevano intercettato le conversazioni.
Mandante del tentativo di omicidio sarebbe Eliseo Foti di 43 anni, il quale avrebbe agito perché l’estate precedente avrebbe avuto un diverbio con il Correnti. Quest’ultimo lo avrebbe picchiato per strada provocandogli delle ferite al volto. Per lavare l’onta dello sgarbo, Foti avrebbe decretato la morte di Correnti. Così la sera del 25 ottobre scatta il piano e ad eseguirlo sarebbe stato Giuseppe Frasca di 22 anni. Per fortuna, Correnti riesce a scampare alla morte. L’operazione e le successive indagini hanno consentito ai carabinieri di venire a capo di una presunta organizzazione dedita al traffico degli stupefacenti. Promotori sono stati individuati in Salvatore Foti di 59 anni insieme con Luca Foti di 38. Attorno a loro si muoveva una squadra di corrieri e di spacciatori composta da Sebastiano Foti di 22 anni, Antonino Pappalardo di 32, Davide Forte di 37, l’unico che non era in stato di detenzione. Secondo quanto sostenuto dagli investigatori, gli adepti percepivano uno stipendio che si aggirava tra i 1200 e i 1500 euro al mese. Il gruppo, essenzialmente familiare, operava nella zona adiacente alla caserma dei carabinieri. Un sistema di vedette consentiva di evitare eventuali controlli a sorpresa. Il giro d’affari per il traffico di marijuana e di cocaina è stato calcolato in circa 6 mila euro al mese.
Con riferimento all’operazione “Botti di Capodanno”, gli stessi indagati insieme con altre persone, sono comparse ieri mattina dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa., Andrea Migneco, per definire il processo a loro carico con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Martina Bonfiglio.
Il giudice ha accolto la richiesta della difesa ammettendo gli imputati al rito abbreviato. Ha, quindi, fissato due nuove udienze, la prima delle quali il 13 gennaio prossimo. In quella sede gli imputati Salvatore, Luca, Eliseo Foti, Goiuseppe Frasca, Sebastiano Forte e la cittadina polacca Teresa Rapacz di 21 anni rilasceranno dichiarazioni spontanaee. Subito dopo la parola passerà alle conclusioni del rappresentante della pèubblica accusa, quindi inizieranno le arringhe della difesa.
L’udienza successiva, prevista per il 27 gennaio prossimo, saròà ancora dedicata alle arringhe dei difensori, prima che il giudice possa ritirarsi in camera di consiglio per il verdetto.
L’operazione “Botti di Capodanno è scattata all’alba del 20 dicembre dello scorso anno, portata a termine dai carabinieri.
