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Tre consiglieri comunali del M5S: “Non siamo la stampella del sindaco Italia”

La presidente del consiglio comunale, Moena Scala, e i consiglieri comunali Chiara Ficara e Francesco Burgio, tutti del Movimento 5 stelle, hanno convocato per questa mattina una conferenza stampa per ribadire di essere i consiglieri più presenti in aula, di non essersi in alcun modo avvicinati alle posizioni dell’amministrazione comunale ma di avere votato gli ultimi provvedimenti soltanto dopo avere riflettuto, discusso e condiviso le scelte operate come nel caso del bilancio di previsione e sulla vicenda del rinnovo della concessione dei loculi. Rigettano, quindi, l’ipotesi che circolano con insistenza negli ambienti politici che stiano fungendo da stampella al sindaco Italia.

“Abbiamo espresso un voto negativo – hanno detto i tre consiglieri in conferenza stampa – su un provvedimento, quello sui loculi, che non avrebbe in alcun modo potuto risolvere la questione perché inefficace. Qualcuno scientemente e in grande malafede far credere che votando sì, si sarebbe evitata la tassa sui loculi: nulla di più falso. Votando sì si sarebbe approvato un provvedimento inutile ed inefficace. Non lo diciamo noi ma i pareri degli enti preposti”.

I tre consiglieri comunali del 5S hanno poi spiegato di essersi battuti per fare emergere e trovare soluzioni a problemi come “il credito vantato dal Comune 8circa 400mila euro) nei confronti del gestore della Cittadella dello sport; la questione del randagismo che ha comportato per l’ente spese lievitate nel tempo da 300mila a circa un milione e 300 mila euro; denunciato un ammanco dalle casse comunali di circa 80mila euro per consumi elettrici anomali e inusuali negli edifici comunali di edilizia economica e popolare; abbiamo votato no al bilancio comunale perché non soddisfacente rispetto al nostro programma di governo della città”.

Poi un invito agli altri due componenti del gruppo del 5S in consiglio comunale (Trigilio e Russoniello): “Nessuno può permettersi di disertare il gruppo consiliare che è composto da 5 elementi per cui le decisioni a maggioranza non dovrebbero essere difficili. Abbiamo assistito in questi mesi alla sovversione di queste regole. Invitiamo i nostri detrattori a confrontarsi sul campo”.

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