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Una pubblicazione sugli scavi realizzati dall’università di Varsavia a Palazzolo

Una lunga campagna di scavi che ha permesso di scoprire il periodo romano dell’antica Akrai attraverso il recupero di monete, vasi, vetri e oggetti di vario tipo. E’ stata presentata ieri sera nella Sala Verde del Municipio di Palazzolo la pubblicazione “Unveiling the past of an ancient town – Akrai/Acrae in south – eastern Sicily” il risultato della missione italo polacca, che dal 2009 è stata realizzata sul sito archeologico di Akrai.

Una prima parte è stata caratterizzata da un’indagine non invasiva sul terreno e poi dagli scavi veri e propri. La missione è il frutto di una collaborazione avviata dall’università di Varsavia con la Sovrintendenza ai Beni culturali di Siracusa, un’intuizione che ha permesso di fare luce su un periodo sconosciuto della storia del sito e di buon auspicio per future ricerche archeologiche. “A distanza di tanti anni dall’inizio della campagna di scavi e di studi su Akrai – ha sottolineato il sindaco Carlo Scibetta – questa pubblicazione è un importante traguardo per migliorare la conoscenza di questo sito. E’ un’iniziativa di grande interesse culturale per tornare a parlare di Akrai e della sua storia”.

A presentare il volume e i risultati della ricerca è stata Roksana Chowaniec, dell’Università di Varsavia, che ha ripercorso le tappe di questi studi, le prime ricerche, la collaborazione con la Sovrintendenza e con quanti hanno creduto in questo progetto, che ha permesso di raggiungere questo importante risultato, ma anche Germana Barone e Paolo Mazzoleni dell’Università di Catania che hanno compiuto degli studi scientifici e tecnologici sui reperti. Sono poi intervenuti Maria Musumeci, dirigente dell’unità operativa Valorizzazione patrimonio culturale della Sovrintendenza di Siracusa, Rosa Lanteri dirigente dell’unità operativa Beni archeologici della Sovrintendenza di Siracusa e Lorenzo Guzzardi attuale sovrintendente di Caltanissetta, che negli anni scorsi ha seguito le varie tappe di questa missione su Akrai, che hanno ribadito l’importanza di questa collaborazione per valorizzare il territorio e il sito. A concludere gli interventi il sovrintendente Rosalba Panvini che ha elogiato la pubblicazione, che aggiunge nuovi elementi agli studi su Akrai “e consentirà agli studiosi e a chi si vorrà accostare a questo sito – ha sottolineato – di poter acquisire nuove conoscenze sul periodo romano”. Panvini ha anche annunciato che nei prossimi mesi verranno realizzate tre mostre a Palazzolo, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale.

Il primo progetto sarà l’allestimento della mostra “La luce dell’onestà” attualmente ospitata nella sala Caravaggio della Sovrintendenza, al museo archeologico di palazzo Cappellani a Palazzolo, per concretizzare l’idea che questa mostra sia itinerante in tutto il territorio provinciale. Poi palazzo Cappellani sarà arricchito con una raccolta di monete per accrescerne l’offerta museale e infine verrà realizzata  una mostra sugli incunaboli. “Il museo non deve vivere solo di reperti archeologici – ha aggiunto Panvini – ma deve essere aggiornato, diventare una struttura vitale e coinvolgere le scuole perché è ai giovani che consegneremo il testimone”.

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