Se te lo fossi perso

Usura ed estorsioni, in manette due augustani

I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia carabinieri di Augusta, a conclusione di articolata attività info-investigativa, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, traevano in arresto in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, Salvatore Arrabito di 28 anni, augustano e sottoponevano all’obbligo di presentazione alla Luca Malvina di 37 anni anch’esso  augustano, ritenuti  responsabili  dei reati di usura, estorsione, violazione di domicilio e di lesioni aggravate commessi ai danni di un uomo in evidente stato di bisogno economico. Gli elementi di prova raccolti dai militari del Nucleo Radiomobile  nel corso delle indagini hanno evidenziato un ben definito quadro accusatorio idoneo a sostenere la colpevolezza degli odierni indagati, pregiudicati per reati contro il patrimonio e per reati in materia di stupefacenti. Il 29 marzo, i Carabinieri di Augusta intervenivano presso l’abitazione della vittima, trovata visibilmente scossa, che aveva subito una violenta aggressione. In sede di denuncia il malcapitato raccontava di essere stato aggredito in casa da Arrabito e dell’amico Malvina, a causa di un pregresso rapporto usurario che purtroppo lo legava ad Arrabito.
Infatti, raccontava di trovarsi in grave stato di bisogno a causa della perdita del suo lavoro di panettiere e della necessità di mantenere i tre figli minori e che per tale motivo, qualche mese prima, aveva accettato piccole somme di denaro da parte di Arrabito con l’accordo che avrebbe restituito il doppio dopo un mese. Naturalmente mantenere l’accordo nelle tempistiche stabilite non era semplice e per detto motivo iniziavano le minacce da parte dell’ usuraio. Per lumeggiare lo stato di agitazione e paura provocato alla vittima basti pensare che, percepita l’indennità di disoccupazione l’uomo si attivava per consegnare al suo “creditore” la somma di 400 euro, ma avendo timore di incontrarlo chiedeva alla sorella di occuparsi della consegna. Successivamente, il malcapitato nel tentativo di sfuggire ad ulteriori minacce si nascondeva presso il domicilio dei familiari ma la notte del 29 marzo veniva intercettato da Arrabito all’interno della sua abitazione e quest’ultimo insieme ad un “compare”, ovvero Malvina, convinto il suocero convivente ad aprire la porta, dava luogo, con inaudita violenza ed innanzi alla moglie e ai tre figli minori della vittima, al pestaggio del suo debitore, procurandogli un forte trama cranico e contusioni su diverse parti del corpo. 
I carabinieri dell’aliquota Radiomobile procedevano a sottoporre la vittima a una ricognizione fotografica nel corso della quale veniva riconosciuta, senza alcun dubbio, l’identità dei suoi aggressori negli odierni indagati. Grazie all’attenta acquisizione di informazioni testimoniali e alla precisa ricostruzione dei fatti dei Carabinieri di Augusta, il Gip del Tribunale di Siracusa, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura, emetteva una misura di applicazione di custodia cautelare in carcere a carico di Arrabito mentre a carico di Malvina luca veniva disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.
Salvatore Arrabito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *