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Vermexio: le dimissioni di Milazzo, Rodante, Vinci e Sorbello l’esempio del coraggio delle proprie azioni

Il coraggio delle proprie azioni. Qualcosa che molti uomini non fanno oramai da tanto, tanto tempo. I consiglieri comunali Fabio Rodante e Massimo Milazzo si dimettono da consiglieri comunali; seguono a ruota Salvo Sorbello e Cetty Vinci. Una decisione sofferta ma coraggiosa, quella dei quattro, per dare un valore alle cose pratiche e alle aspettative del popolo siracusano.

Scrivono in merito Milazzo e Rodante, tra le altre cose, che “il gravissimo stato di crisi amministrativa e d’immagine che già da qualche tempo attanaglia il Comune di Siracusa, dove il Vermexio è rimasto avvolto da una spirale di notizie scandalistiche, di denunce, querele incrociate. La stampa ha etichettato Siracusa come il Comune più inquisito d’Italia. L’attività amministrativa è paralizzata. E non è davvero serio andare avanti così. Si è creato un solco profondo tra città e palazzo, elettori ed eletti”. 

Cetty Vinci e Salvo Sorbello dichiarano nell’annunciare le dimissioni: “Dobbiamo staccare la spina al Consiglio comunale. È questo l’obiettivo a cui miriamo in maniera collettiva”. Così i consiglieri comunali Cetty Vinci e Salvo Sorbello, che già avevano manifestato la decisione di promuovere un’azione comune verso lo scioglimento del Consiglio comunale, “possibile – spiegano – che solo con le dimissioni contemporanee di almeno ventuno Consiglieri”

Una decisione maturata in seno all’intero Gruppo di opposizione, e per la quale Cetty Vinci e Salvo Sorbello hanno già preso accordi con il notaio Pensavalle, al quale lunedì depositeranno le proprie dimissioni. “E invitiamo tutti i Consiglieri comunali a fare lo stesso – affermano –. Ci saranno cinque giorni di tempo per firmare le dimissioni e tentare di ridare dignità a Siracusa, mettendo la parola fine a quest’amministrazione comunale”.

Questo è uno dei punti chiave che inizia con una fase nuova nella politica siracusana. I quattro consiglieri comunali sono usciti dalla scena politica ufficiale per iniziare la rivoluzione all’esterno del Palazzo del potere, tra la gente. E mentre tutti parlano di una vicenda squallida, di querele e di denunce, Milazzo, Rodante, Vinci e Sorbello, mettono mano alla decisione coraggiosa e finale che tutti i siracusani si aspettano da questo civico consesso ormai scaduto.

Si registra così da parte degli uomini eletti al consiglio comunale, anche di quelli che gridavano forte la protesta contro la maggioranza, come appaiono alla pubblica opinione legati alla poltrona e presi dalla confusione e dall’apatia, preferendo le pantofole agli stivali da lavoro. La vicenda dei veleni al Vermexio e la decisione dei quattro consiglieri dimissionari conferma che ci troviamo di fronte a persone che si assumono davvero delle responsabilità sulle spalle e rinunciano alla posizione di comodo e del potere temporale. L’azione dei quattro prodi, assume l’aspetto di una cosa estremamente importante, in ambito politico locale, ma che avrà eco lontano, come risposta a certe dichiarazioni fuori tempo e luogo. E non solo come consiglieri comunali eletti, ma come uomini; una rinuncia in un momento politico delicato, perché succede e perché è una cosa molto positiva. Una dimostrazione, tra i bisogni dell’uomo, inteso come essere umano, quando c’è la necessità di autorealizzazione per gli interessi comuni, che comprende, per il mio modo di vedere, la realizzazione di ogni bisogno che una persona può avere compreso il sentirsi a posto con la propria coscienza, critica nello stesso tempo, verso chi gli ha dato la propria fiducia con il voto. In un momento di crisi dei valori, per arrivare a pensare e realizzare davvero queste cose bisogna essere coraggiosi. Analizzare attentamente la situazione per capire oggi che si poteva concretizzare in maniera, anche critica, l’azione dei quattro consiglieri dimissionari ai tempi dello scoppio di “gettonopoli. Si andava verso la direzione di una scelta da riversare mesi prima che piano piano i rapporti delle parti in causa hanno distrutto le relazioni come un veleno a lenta diffusione, portando a cambiare atteggiamento e insorgere alla fine com’era giusto reagire. Proprio così. La pubblica opinione si aspetta ora le dimissioni in massa dei consiglieri rimasti barricati al Vermexio. Ma arriveranno?

Concetto Alota

Un pensiero su “Vermexio: le dimissioni di Milazzo, Rodante, Vinci e Sorbello l’esempio del coraggio delle proprie azioni

  • E lasciare le poltroncine con tanti privilegi non è tanto semplice. Onore ai dimissionari, anche se il bello è che i diretti interessati non hanno proprio intenzione di presentare le dimissione. La bella e sana politica.

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