AttualitàPrimo Piano

Violenza di genere, a Siracusa palazzi illuminati di arancione

Siracusa s’illumina per le donne, con le donne”. Questo lo slogan adottato dal Soroptimist International d’Italia per dire no alla violenza sulle donne, sostenendo la campagna internazionale “Orange the World” promossa da UN Women. Da mercoledì, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza al 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani, il colore arancione sarà il simbolo di un futuro senza violenza di genere e “Decido“ sarà il motto dell’Unione. 

Il Soroptimist Club di Siracusa promuove una mobilitazione corale contro la violenza di genere sotto qualsiasi forma essa si manifesti: fisica, psicologica, economica.L’iniziativa sostiene e accende l’attenzione direttamente sulla rete volta all’assistenza delle donne vittime e sui luoghi deputati a proteggerle e ad accoglierle per un percorso di autonomia dai loro maltrattanti. 

Il club ha invitato le istituzioni a illuminare in arancione i loro monumenti/edifici simbolici. Hanno accolto l’invito i Comuni di Siracusa, Priolo Gargallo, Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide, Buscemi, Ferla, Solarino. La sovrintendenza ai beni culturali illuminerà il tempio di Apollo; i carabinieri, la sede del comando provinciale; la raffineria Sonatrach i suoi impianti; Confindustria la sede di viale Scala Greca. Hanno aderito all’iniziativa anche gli istituti scolastici Elio Vittorini, Nino Martoglio e Cpia.  

 “Proprio quest’anno – dice la presidente del Soroptimist club di Siracusa, Maria Giovanna Carnemolla – siamo chiamate a un impegno più concreto e diffuso perché come ci indicano i dati della Unfpa, l’Agenzia delle Nazioni Unite, il Coronavirus, l’emergenza generata dall’epidemia di Covid 19 e il conseguente lockdown sono stati causa di un aumento esponenziale della violenza alle donne; solo nei primi tre mesi di confinamento, aggressioni e femminicidi si sono incrementati del 20% in tutti gli Stati membri e secondo uno studio dell’Onu, quest’anno potrebbero esserci 15 milioni di casi di abuso in più che potrebbero salire a 31 milioni se l’obbligo di restare a casa sarà prolungato nei prossimi mesi, perché è proprio in famiglia, dentro le mura domestiche che avvengono”. 

Per questo motivo – conclude la presidente Carnemolla – illuminiamo le nostre città, affinché si faccia luce ovunque ci siano violazioni dei diritti fondamentali e si dia voce a chi è vittima nel silenzio di soprusi e prevaricazioni”.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *