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Zappulla e Princiotta: “L’affaire della pubblicità”

Il deputato nazionale Pippo Zappulla e il l consigliere comunale Simona Princiotta intervengono sulla questione relativa all’appalto per gli impianti pubblicitari nel comune di Siracusa. “Circola sempre più insistente voce in città di una situazione non chiara e trasparente ( a tal punto che cresce l’idea dell’affaire pubblicità) sulla gestione della pubblicità sui bus navetta. In esecuzione di una delibera di giunta sembra che il dirigente del settore mobilità e trasporto abbia concesso la gestione della pubblicità sui bus navetta attraverso l’affidamento diretto in cambio dell’obbligo che assume il privato in questione di versare 2 mila euro l’anno al Comune.  Qui emergono chiari due rilievi: intanto il metodo dell’affidamento diretto e non del bando; il secondo è la congruità della cifra pattuita di soli 2 mila euro per un intero anno. Ma la vera richiesta di chiarezza che poniamo è su un punto ulteriore: pare che la delibera in questione preveda la compensazione della cifra pattuita con un contratto di pubblicità commissionato dallo stesso Comune e, cosa che riteniamo impossibile, per un importo superiore dello stesso canone.  Lo riteniamo “impossibile” e “incredibile” perché non può essere vero che un privato ottiene direttamente un appalto e alla fine ci guadagna pure. Inoltre ci chiediamo se risulta vero che nel piano generale degli spazi pubblicitari in città sono esclusi i bus navetta e che, pertanto, si è provveduto ad affidare direttamente un servizio che poteva e doveva rientrare in un appalto più generale. Inoltre non ci convince affatto quanto sta accadendo, sempre nel settore della pubblicità, con la delibera di giunta di novembre scorso. Con la stessa si autorizza l’ufficio mobilità del Comune a promuovere una Manifestazione di Interesse finalizzata alla realizzazione, installazione e gestione delle strutture e dei servizi collegati a partire ovviamente dalla pubblicità. Attraverso “misteriosi” canali di comunicazione hanno presentato interesse 5 società di cui una addirittura non impresa ma persona fisica  (con indiscrezioni certo infondate che la danno neanche in possesso di partita iva) . Anche qui sorgono in città notevoli e legittime considerazioni, rilievi e necessità di chiarimenti. La prima attiene alla ragione che ha portato a scegliere il Settore Mobilità piuttosto che quello naturale e logico della Pubblicità. Si è in presenza di scelte ad personam selezionando i funzionari piu’ “disponibili” o di criteri rigorosi nel ruoli e nelle competenze? Il secondo, e non meno importante, riguarda il criterio e i riferimenti di legge che hanno determinato la scelta dell’affidamento diretto di un servizio e di un appalto di ben 15 anni che inevitabilmente riguarda milioni di euro. Allora o stiamo prendendo un clamoroso abbaglio e invece si tratta di poche decine di migliaia di euro e per periodi contenutissimi o, come temiamo, si tratta di una scelta improvvida, superficiale e profondamente sbagliata e, per usare un eufemismo, sicuramente discutibile. Ci venga spiegato, infine, per quale stravagante e bizzarro criterio si assume la decisione di affidare direttamente a piu’ imprese il servizio e l’appalto? La libera concorrenza si promuove di norma nella fase dell’appalto e dell’affidamento del servizio  e non in quella della gestione. In ogni caso consapevoli della presenza di ragioni serie non a nostra conoscenza, riteniamo necessario saperle più che per noi, per tutti gli operatori del settore e per l’intera opinione pubblica.  Poniamo, quindi, un serio problema di trasparenza che impone chiarezza, una vera operazione verità che auspichiamo dirigenti e amministratori saranno in grado di offrire all’intera città. Troppe le indagini della magistratura, ormai annunziate pubblicamente, sulla città e sul Comune per aggiungerne altre. Ecco perché chiediamo che venga fatta luce sull’intera vicenda certi come siamo che il Sindaco, l’assessore o il funzionario sapranno dare le giuste delucidazioni in grado di sgombrare ogni dubbio e ombra sulla vicenda”.

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