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Siracusa, via Vanvitelli, droga, spazzatura: la terra abbandonata

La via Vanvitelli. Quel budello di strade – denunciano i residenti – una traversa del viale Zecchino, la più sporca e disordinata che possa esistere; un crocevia della droga, di rumore infernale, nella condizione del peggior degrado. La spazzatura è raccolta a singhiozzo; una moto con un giovane coraggioso alla guida si allena alla competizione e ogni sera strombazza e gira per quella strada per raggiungere il più panoramico viale Zecchino e a tutto gas e sfreccia incurante del pericolo tra auto e pedoni, senza alcun intervento da parte della polizia e dei vigili urbani che a quell’ora non rispondono più nemmeno al telefono. Le strisce pedonali sono ormai scancellate e i segnali stradali orizzontali e verticali sono solo ombrelli per uccelli. Il limite di velocità è altissimo, i residenti avevano chiesto al presidente di circoscrizione di fissarlo a trenta o a 40 km orari, come in via Antonello da Messina, ma l’interessato e il comando dei vigli urbani fanno entrambi orecchio da mercanti.

Insiste poi in quella strada il grave problema dell’energia elettrica, che a intermittenza arriva e finisce. Il disagio, dicono i residenti, si è verificato da quando l’Enel due anni fa, dopo un brutto guasto che bruciò i fili della corrente che scorrono tra i palazzi e la vicina cabina elettrica, si bruciarono. L’inconveniente è stato segnalato in tutte le salse ma dall’Enel orecchio da mercante, come il presidente pro tempore della Circoscrizione. Insomma, uno spicchio di terra di nessuno, maledetto, in piano centro cittadino, dove la civiltà non è ancora arrivata.

C.A.

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