Politica

Noto, grido dall’allarme per il Centro per l’impiego

“La nostra città rischia di perdere pezzi. Anche l’ufficio per l’impiego di Noto, dal 4 marzo, se non interverranno fatti nuovi, chiuderà i battenti”. Questo il grido dall’allarme lanciato dal coordinatore di Noto Nostra, Salvatore Veneziano. “Ciò sarebbe di grave nocumento per tutto il territorio, privato di servizi pubblici di grande rilevanza sociale, servizi che storicamente hanno fatto di Noto il punto di riferimento della zona sud della provincia. Pur essendo condivisibile ed anzi auspicabile la riduzione della spesa pubblica, ciò non può consistere in un taglio ai servizi resi ai cittadini, bensì deve essere orientato all’eliminazione delle spese improduttive e parassitarie ed alla riqualificazione di quelle inefficienti; gli accorpamenti al centro spesso si stanno rivelando fonte di ulteriori costi, in quanto in molti casi, le sedi provinciali non hanno locali sufficienti ad accogliere gli uffici che vi vengono concentrati, con la conseguenza che occorre assumere in locazione nuovi immobili.

“Il comune di Noto – dice Veneziano – si era impegnato a provvedere all’individuazione di locali idonei ma ad oggi non si sono avute risposte adeguate. L’auspicio è che da qui alla fine di febbraio vengano trovate le soluzioni per scongiurare il trasferimento dei servizi e dei lavoratori”. E chiude: “Abbiamo ereditato una città prestigiosa, cerchiamo di meritare questa eredità”.

Nella foto Salvo Veneziano coordinatore Noto Nostra

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