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Appalti Fs, sit-in alla stazione centrale di Siracusa

Confermato lo sciopero dei lavoratori che prestano attività nei servizi del settore degli appalti ferroviari, a comunicarlo è il segretario provinciali FILT CGIL Vera Uccello che già da qualche mese si era pronunciata in tal senso. Domani, lunedi 24 settembre, il fermo dei lavoratori delle aziende di servizi del gruppo Ferrovie dello Stato, ched daranno vita a un sit-in davanti alla Stazione Centrale di Siracusa. Lo sciopero è indetto per i lavoratori di tutte le aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari.

Le lavoratrici e i lavoratori delle attività di pulizia, ristorazione e accompagnamento notte si fermano l’intera giornata per protestare le condizioni di grave incertezza che si sono venute a creare nel settore. Tutto l’indotto ferroviario alla Stazione Centrale di Siracusa e allo Scalo Pantanelli vede la presenza di aziende in appalto. Si tratta di circa 400 dipendenti e in tutte le aziende appaltatrici sono attivi gli ammortizzatori sociali, con organici in esubero a seguito dei cambi appalto effettuati al massimo ribasso, con cambi continui e mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali. Tutto questo a discapito dei lavoratori che vedranno come risultato la riduzione e in alcuni casi la cancellazione dei diritti contrattuali e la applicazione massima dei contratti di solidarietà, mentre l’irrigidimento delle norme pensionistiche non ha permesso un’adeguata fuoriuscita per pensionamento dei lavoratori in eccedenza.

Tale situazione si è ulteriormente complicata dal fatto che sono scaduti gli ammortizzatori sociali, secondo le norme previste dal jobs act., provocando così casi di esubero e quindi di licenziamento.

Situazione già in corso per la Società Mondus srl che, dal mese di Settembre ha attivato la procedura di mobilità, dichiarando l’esubero di 52 lavoratori in tutta la Sicilia, compreso il nostro territorio Siracusano, sia per i servizi ai treni regionali che per i servizi accessori.

La FILT CGIL ha aperto la vertenza, impugnando tale provvedimento, ma allo stesso tempo è necessario che si attivini i tavoli nazionali, con il Ministero dei Trasporti, per arrivare a un accordo che consenta di individuare le soluzioni utili per evitare licenziamenti, incontro che non ha trovato soluzione alcuna, per cui la proclamazione dello sciopero.

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